L’andamento delle votazioni al Parlamento in seduta congiunta mi hanno ricordato una delle scene in cui il Presidente della Repubblica fa un discorso nel film Benvenuto Presidente.
A fine anno Sergio Mattarella aveva fatto un discorso molto chiaro. Il fratello del compianto Piersanti voleva che il Parlamento eleggesse una nuova persona.
La politica è una cosa complicata. Mettere d’accordo partiti e correnti, richiede molto tempo, anche quando sarebbe necessario agire subito.
Per quanto molti considerino la politica una cosa complicata, finanche sporca, non è molto diversa da molte altre cose che ci troviamo ad affrontare nella vita.
Spesso abbiamo uno scontro di opinioni dettato dai più disparati motivi:
- Ideali
- Necessità
- Varie ed eventuali
Eleggere un Presidente richiede la capacità di mediare fra i vari motivi.
Se è vero che il Parlamento è espressione degli italiani, quanto accaduto in questi giorni ci può far trarre una conclusione: gli italiani non sono capaci di mediare.
Provate ad immaginare, per esempio, una persona qualsiasi che vorrebbe andare a dormire ed un suo amico che vorrebbe uscire a cena. Ci sono più soluzioni che potrebbero essere adottate:
- Rimandareal giorno successivo
- Ordinare al ristorante tramite un app
- Accontentarsi di una veloce spaghettata fata in casa
L’errore che compiamo molto spesso è quello di voler restare fermi sulle proprie posizioni.
I motivi sono semplici: non siamo capaci né di comprendere le necessità altrui, né di spiegare le nostre.
Gli strumenti per risolvere questo problema sono alla nostra portata. Si tratta di sviluppare empatia ed assertività. Spesso tendiamo – invece – a vedere chi ci sta di fronte come un nemico e lo trattiamo come tale, accusandolo verbalmente di questo o quel comportamento.
Immaginate un luogo in cui possono esserci screzi, ma si è capaci di essere empatici ed assertivi. Noi possiamo costruire quel luogo.