
Siamo tutti d’accordo sull’importanza della lettura, ma Andrea Camilleri va oltre con la frase
Non basta leggere, bisognerebbe anche capire. Ma capire è un lusso che non tutti possono permettersi.
Molte persone, soprattutto a scuola, meno quando si va avanti con l’età, imparano a memoria quanto leggono, lasciando il comprendere ad un momento successivo, se va bene.
Il risultato è triplice:
- Si attengono strettamente a quanto imparato
- Non sviluppano una capacità critica
- In caso di imprevisti, non sanno cosa fare
Per rendere l’argomento più leggero, farò un esempio che sembrerà assurdo. Quello che distingue un grande chef da un amatore, oltre alla pratica, è il modo in cui si esegue una ricetta. L’amatore segue la ricetta alla lettera, il grande chef la interpreta a modo suo. Prima di interpretare, però, ci sono state varie prove, alcune buone, altre decisamente da buttare via.
Tante persone che vogliono avere successo nella vita fanno proprio questo errore: a prescindere dell’ambito non sono disposte a provare e sbagliare, figuriamoci a ricevere critiche. Credono che imparare a memoria qualsiasi cosa possa servire. Forse può servire a passare gli esami, ma la vita vera è come la neve, per dirla con Ligabue: se ne frega di quanto abbiamo imparato sui libri.
Naturalmente, non si può pretendere di partire da zero senza conoscere le regole fondamentali: per questo la lettura importante anche nei bambini. Una volta imparate le regole, il passo successivo è sviluppare una capacità critica.
Se credete che tutto si riduca a questo, vi sbagliate: occorre andare oltre, a costo di essere derisi. La storia è piena di persone che hanno fatto errori prima di giungere ad un risultato apprezzabile.
Forse del successo non vi interessa , ma immagino piaccia a tutti capire come vanno le cose