In una recente intervista, Belén Rodríguez ha pronunciato la frase
Troppe volte mi sono messa in secondo piano, a disposizione dell’amore. Oggi invece mi metto al primo posto
Può sembrare un discorso egoistico, ma occorre analizzarlo meglio. Giusto mettere al primo posto dei propri pensieri la persona amata, ma dobbiamo anche pensare a noi stessi o – per meglio dire – alla nostra autoconservazione.
Mettere al primo posto le necessità di qualcun altro significa non riuscire a soddisfare i propri bisogni. Pensate ironicamente a tutte le volte che vi siete trattenuti dall’andare in bagno per attendere che il vostro interlocutore finisse: avrete resistito qualche minuto, poi il bisogno fisiologico ha preso il sopravvento.
Nei rapporti con amici e persone amate è la stessa cosa: occorre pensare anche alle proprie necessità senza dimenticare quelle altrui.
Pensate, per esempio, quando qualcuno più tempo per stare insieme. In base alla vostra resistenza fisica al sonno (o in base ai vostri impegni, a seconda dei casi), potreste vedervi un determinato numero di ore la sera.
Premesso che è sempre meglio badare alla qualità del tempo passato insieme piuttosto che alla quantità, occorre ascoltare le proprie necessità. Se in un determinato momento non potete dedicarvi all’altra persona per fare qualcosa che per voi è più importante, non dovete sentirvi in colpa, ammesso che questa cosa sia urgente e non rinviabile. Infatti, per la controparte potrebbe essere prioritario vedervi.
Non a caso ho parlato di bisogni. Per stabilire se il vostro è un semplice capriccio o un vero e proprio bisogno – anche solo di più tempo – basta tenere presente la famosa Piramide di Maslow: se quello che sentite può essere inquadrato gerarchicamente, allora avete proprio bisogno di fare quella cosa.