Come tutte le patologie psichiatriche, l’ipocondria è largamente sottovalutata. Giancane, con la collaborazione del rapper Rancore e i disegni di Zerocalcare per il video, si pone dal punto di vista dell’ipocondriaco.
Difficile che una persona riesca a comprendere cosa prova una persona che soffre di ipocondria. Possiamo dire la stessa cosa per qualsiasi disturbo mentale o disagio piscologico.
Leggendo il testo, si può capire cosa accade quando soffriamo di disagio psicologico e non siamo ascoltati. In pratica, la nostra vita entra in una spirale discendente. Le persone non ci ascoltano, noi rinunciamo a parlare, ma il nostro dolore comincia a farci male fisicamente. Da qui a cominciare a soffrire di ipocondria o di un altro disturbo psicologico il passo è breve.
Risalire la china richiede tempo e un aiuto da parte di un professionista. Il percorso sarà diverso da persona a persona, perciò è impossibile dare consigli specifici.
In linea generale, è proprio il paziente che deve fare tutto il lavoro con la consulenza del terapeuta. Le persone a lui vicine devono attendere ed avere fiducia nella scienza della psicologia.
Comprendo bene, soprattutto nel caso di genitori ed amici stretti, che vedere un caro soffrire può portare alla volontà di prodigarsi in consigli. Credo comunque che sia la cosa peggiore da fare: il terapeuta sa fare il suo lavoro e nessuno, a parte il paziente, assiste ad una seduta, se non è previsto dall’approccio scelto.
Il consiglio migliore che posso darvi è osservare a distanza ciò che succede: voi dovete fare le vostre scelte autonomamente, la persona che va in terapia deve fare le sue altrettanto in autonomia. In questo caso, l’aiuto che possiate dare a qualcuno è non intervenire, a meno che sia il paziente a richiederlo espressamente. Nel frattempo, godetevi in silenzio i piccoli miglioramenti che vedrete periodicamente.