Come dice Mark the Hammer, quando le cose vanno peggio del solito qualcuno scriverà una canzone sull’argomento che affligge l’umanità in quel periodo.
Lo stesso Mark ha composto Di male in peggio, chiesto la collaborazione di vari cantanti e pubblicato il video relativo sul proprio canale YouTube . La cosa interessante è che il testo è composto da commenti lasciati su Instagram dagli utenti sui canali di testate giornalistiche.
Se mai il modo di comporre una canzone possa dimostrare qualcosa, questo dimostra che le persone che frequentano le varie piattaforme social
- Hanno molto da dire
- Se ben organizzati, i vari commenti possono diventare qualcosa di molto più interessante e duraturo
Se consideriamo il totale della gente che frequenta internet, pochi di noi si dilettano o lavorano in modo che i loro contenuti possano andare oltre i semplici commenti che lasciano sulle piattaforme o brevi post sui propri profili. YouTube, a suo modo, non fa eccezione: la maggior parte dei contenuti non sono altro che spezzoni di video tratti da film o trasmissioni televisive.
Sicuramente è un modo per essere presenti in rete, ma è un modo in cui pochi ci mettono la faccia. La stessa cosa avviene nella vita reale: piuttosto che rischiare e fare qualcosa di vagamente originale, preferiamo imitare chi è vicino a noi.
La domanda che vi voglio fare è retorica
Non sarebbe meglio essere noi stessi ed esporci di più?
I commenti sono sicuramente farina del nostro sacco, ma il nostro pensiero non si può ridurre a poche righe. I modi per articolare meglio il nostro pensiero ed i mezzi per farlo sono praticamente tutti disponibili: basta informarsi un po’ ed allenare molto la fantasia.
Per quanto ridicola può sembrare agli altri (e forse anche a voi) la vostra idea, mettetela in pratica. Alla peggio, ci avrete provato.