Come dimostra il video di Geopop caricato in questi giorni su YouTube, parlando di accise sulla benzina si fa una semplificazione estrema. A tratti, possiamo dire che sia una semplificazione un po’ assurda, una volta che si è capito come stanno veramente le cose.
Ammetto che parlare di un qualsiasi argomento con un profano richiede semplicità: se ciò non accadesse, si genererebbe confusione. Gli economisti, per esempio, ci spiegherebbero che le accise sono una cosa ben diversa dalle imposte.
Tutto sembra andare per il verso giusto finché parliamo di argomenti concreti: quando si parla della propria vita, la faccenda si complica un bel po’.
Difficile parlare di sé stessi in modo oggettivo con un’altra persona. I motivi sono molteplici:
- Tendiamo a voler fare bella figura
- Non sappiamo come interpreterà i concetti il nostro interlocutore
- A meno che non abbiamo già scritto un’autobiografia, non ci sono libri che ci possono aiutare nella nostra spiegazione
Le incomprensioni sono le accise che dobbiamo pagare per avere dei rapporti umani che siano veramente tali.
Cercare di sembrare persone perfette è frustrante, sia dalla parte di chi ascolta (se avesse voluto vedere uno spettacolo, sarebbe andato a teatro), sia dalla parte di chi recita (non è possibile per nessuno sostenere una parte a tempo indeterminato).
Il modo migliore per evitare tutto questo è semplice:
- Da una parte, comportarsi come si farebbe di solito: per meglio dire, non dobbiamo vivere la nostra vita aspirando ad un’assurda perfezione
- Dall’altra, evitare di indagare troppo: sentirsi sempre giudicati e controllati non fa piacere a nessuno
Del resto, anche nei rapporti umani si pagano le accise: sono quei lati del comportamento e del carattere altrui sgradevoli, seppur legali.
Il rapporto umano è come la benzina: se non volete spendere e spendervi, restate a casa.