
Tutti hanno un personale metro di giudizio di cosa sia giusto e di cosa sia sbagliato. Questo comporta di finire spesso nella situazione descritta dalla frase proposta da Aforismi & Articoli
Finché lo fai tu è sbagliato. Lo fanno loro ed è giusto.
La memoria e la capacità di analisi delle persone sono strane: ricordano e criticano gli errori altrui, dimenticando ed essendo indulgenti con i propri, ammesso che si possa veramente parlare di errori.
Un metro di giudizio oggettivo potrebbe essere dettato dalla legge: se un qualsiasi codice italiano non lo permette è sbagliato, altrimenti è giusto. In questo caso, però, dovremmo districarci fra i codici anche quelle volte in cui critichiamo o siamo criticati per un’inezia. Leggermente più semplice è fare riferimento alla Costituzione, ma non mi sembra il caso di scomodare i Padri Fondatori dell’Italia Repubblicana.
Il metodo che abbiamo trovato per risolvere la questione è quasi comico: accusarsi reciprocamente di tutte le mancanze ad ogni litigio. In realtà, sviluppando l’empatia e mettendo a freno la propria voce critica si potrebbero risolvere sul nascere tante discussioni. Non solo: i rapporti sarebbero migliori.
Ciascuno di noi è diverso, così come la vita che conduciamo: criticare qualcuno per il modo di vivere che ha – ammesso che non commetta illeciti che siano veramente tali – è sbagliato. Se volete criticare qualcuno per una cosa che vi sembra ingiusta ma è permessa dal nostro ordinamento, proponete un disegno di legge.
Sicuramente avrete letto in tanti libri il messaggio – proposto in vari modi – che è sbagliato sia criticare gli altri, sia non permettersi di vivere per la paura di essere criticati. Non è semplice applicare il concetto: a volte il cervello ci blocca con pensieri che – letti oggettivamente – sono assurdi. In questi casi, non dobbiamo ascoltarlo.