Chi è nato prima del 1986 difficilmente saprà indicare sulle mappe la città di Pripyat citata da Caparezza nella sua canzone ed anche i più vecchi avrebbero qualche difficoltà. Se dicessi Chernobyl, però, molti dubbi sparirebbero.
Assieme ad Hiroshima e Nagasaki, Pripyat è la città che detto al mondo cosa accadrebbe se l’umanità continuerà a comportarsi in un certo modo.
A parole, siamo tutti d’accordo nel dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, ma nella totalità dell’umanità, qualche persona ha opinioni diverse dalle nostre.
Pripyat è il giusto esempio: una città fantasma a causa dell’energia nucleare, eppure il mondo è ancora pieno di reattori. Anzi, qualcuno vorrebbe il ritorno del nucleare anche in Italia. Ovviamente, si potrebbe fare un discorso molto simile con la guerra: sappiamo che è sbagliata, eppure ancora oggi ci sono popoli e Paesi che attaccano contro popoli e Paesi che si difendono.
La causa non è da ricercare molto lontano da noi: tutto dipende dalla natura umana. Per quanto ci giudichiamo esseri razionali, ognuno di noi ha dentro di sé una parte irrazionale che guida molti nostri comportamenti senza volerlo.
Questi comportamenti non sono tutti da biasimare. Gli istinti ci salvano la vita in molte situazioni, anche basilari: se non bevessimo, non sopravvivremmo tre giorni. Così come abbiamo imparato a gestire certi istinti, dovremmo imparare a gestire tutti gli altri.
Sapere che un certo comportamento ci causa rabbia o ci fa venir voglia di invadere l’Ucraina dovrebbe portare ad una soluzione pacifica. Per questo sono sempre stato a favore delle mediazioni.
Purtroppo, non tutte le persone sono consapevoli dei propri istinti. Lo seguono e basta, e pazienza se questo potrebbe causare problemi anche solo a livello famigliare.
Sapere cosa ci accade in noi in un determinato momento è già parte della soluzione se vogliamo vivere in pace.