In una recente intervista a Rai Radio 1, pensando ai prossimi mondiali di calcio, Carlo Ancelotti ha pronunciato la frase
Ai mondiali tiferò Canada, manca da tanti anni ed la mia seconda patria. E poi il presidente della federazione canadese, Victor Montigliani, è un abruzzese quindi tutti a tifare Canada.
Riassumendo in modo impersonale, si potrebbe dire che una persona ha espresso una sua preferenza nei confronti della squadra che tiferà ai mondiali. La preferenza è stata espressa da un allenatore vincente. Se Oronzo Canà, il Presidente del Borgorosso Football Club o da qualsiasi persona che non abbia le competenze avesse espresso la stessa opinione, gli daremmo del pazzo: le agenzie di scommesse pagano la vittoria del Canada cento cinquantuno volte la posta.
Volendo ampliare la visuale dallo sport a qualsiasi ambito, la storia è piena di eventi che – prima che si realizzassero – erano giudicati impossibili.
Non dimentichiamo, inoltre , che molte scelte della vita sono tutt’altro che razionali. Lo stesso Ancelotti annovera motivazioni che esulano dall’ambito prettamente calcistico.
Se dovessimo far dipendere le nostre scelte dalla mera razionalità, sapremmo esattamente o quasi quale decisione prendere: spesso, però, le scelte sono dettate da cose come
- Intuito
- Emotività
- Varie ed eventuali
La logica dovrebbe portarci su una strada diametralmente opposta e tanti eventi non dovrebbero mai accadere.
A seconda dei casi, a volte siamo più razionali, altre volte più emotivi: se la logica guidasse tutto, potremmo dire che la nostra vita sia stata già scritta dalla nascita, sempre che il caso non ci metta lo zampino.
Impossibile spiegare razionalmente certe nostre decisioni, anche se le persone a noi vicine sembrerebbero interessate a scoprirne i motivi. Mettetevi il cuore in pace: non sempre una scelta ha un motivo logico. A volte è giusto fare ciò che ci suggerisce l’istinto.