
Facile pensare che Meryl Streep abbia ragione dicendo che non dobbiamo preoccuparci nemmeno un momento con la frase
Il momento in cui inizi a preoccuparti di ciò che pensano gli altri, è il momento in cui smetti di essere te stesso
Facile pensare che Meryl Streep abbia ragione dicendo che non dobbiamo preoccuparci nemmeno un momento con la frase
Il momento in cui inizi a preoccuparti di ciò che pensano gli altri, è il momento in cui smetti di essere te stesso
Se è vero che la prima volta non si scorda mai, è anche vero che anche ricevere i complimenti da qualcuno più in alto di noi per un traguardo raggiunto fa piacere. È il caso del Monza calcio, destinatario del seguente tweet da parte del Milan
Una prima storica. complimenti al Monza per la promozione in Serie A. Ci vediamo la prossima stagione, insieme a Lecce e Cremonese
Esistono canzoni il cui significato è tutt’altro che chiaro: la famosissima Moonlight shadow di Mike Oldfield è una di queste.
Generalmente non mi piacciono troppo le sonorità anni sessanta, ma il brano di Madame rappresenta una bella eccezione.
Nelle pagine di benessere fisico e mentale si parla molto del carico a cui è sottoposto ogni giorno il nostro cervello. Credo che la frase più chiara sia stata condivisa oggi dalla pagina Facebook Aforismi & Articoli
Il carico più pesante che portiamo sono i nostri pensieri
Raramente mi ricordo di festeggiare il compleanno di un artista che mi piace, ma la frase di Bob Dylan merita un po’ di riguardo
Le persone raramente fanno quello in cui credono. Fanno ciò che conviene, e poi se ne pentono.
Leggi tutto “Le persone raramente fanno quello in cui credono….”
Le singole parole sono capaci di esprimere più significati a seconda del contesto in cui vengono inserite.
Questo fa nascere tanti giochi, fra cui la frase che circola su internet in queste ore
Capaci di non dimenticare
in cui il tutto – soprattutto grazie all’immagine – può assumere una lettura sotto più sfaccettature. Anche i più giovani possono contestualizzare il tutto grazie all’aiuto di chi trent’anni fa era in grado di comprendere cosa stesse succedendo.
Credo comunque che tutte le persone capaci di intendere e di volere dovrebbero – magari in occasione della ricorrenza – andare a rileggere gli articoli scritti in quel periodo, sia per quanto riguarda la strage, sia per quanto riguarda altri fatti storici.
Giusto non dimenticare qualcosa che ha sconvolto la vita di un paese ma, per mettere in atto questo principio, occorre fare qualcosa di pratico.
Per quanto ben ricostruiti dai libri di storia, i fatti che sono accaduti tempo fa rischiano di diventare incompleti, per dovere di brevità nelle spiegazioni.
Ritagliare articoli di giornale o altri reperti per conservarli in un raccoglitore può essere un buon esercizio. Sebbene su internet si trovi di tutto, può essere difficile risalire a quell’immagine o quel servizio televisivo che ci aveva colpito nel momento in cui li avevamo visti per la prima volta.
Questo vale sia per tutti gli eventi, a prescindere dal sentimento che ci hanno trasmesso.
Non sempre è piacevole ricordare degli eventi, ma è necessario farlo. Il rischio che tutto si possa ridurre- fra qualche anno – a poche righe sulle pagine di un libro di storia del liceo, facendolo diventare l’ennesima cosa noiosa da studiare per fare una buona interrogazione, è concreto.
Finché i superstiti ed i testimoni saranno in vita, faranno tutto il possibile per non far dimenticare questa strage e dobbiamo aiutarli.
Sebbene non viviamo nel contesto immaginato da Orwell, in cui il Grande Fratello vuole addomesticare il genere umano, Luciana Romano ci mette in guardia da un pericolo simile con il tweet
Non facciamoci addomesticare dalla realtà
e l’immagine di un domatore di leoni con in mano la frusta ed un quadro infuocato al posto del classico cerchio.
Il canto che si leva sul cielo di Milano questa sera è rossonero, per citare il brano di Umberto Smaila.
Esistono film che si possono ricordare semplicemente sentendone la colonna sonora. Questo è il caso della pellicola Momenti di gloria, entrato a far parte della memoria collettiva. Questo anche grazie alle musiche del maestro Vangelis Papathanassiou, scomparso stamane.