
Se siamo persone che tendono a procrastinare pensando che poi lo faremo, forse dovremmo considerare bene la frase proposta dalla pagina Facebook segnalibro
C’è un punto in cui da lì in poi è solo ed inesorabilmente troppo tardi
Questo ci appare chiaro per sul lavoro: tutti abbiamo delle scadenze da rispettare. Per quanto riguarda la vita privata, è molto più complicato: diamo precedenza al dovere per poi godersi veramente la vita, ma rinunciamo a molte cose.
Per esempio, pensate al rapporto genitori-figli: spesso rinunciamo a fare delle cose insieme, dimenticando che l’età avanza per tutti e- forse – in futuro non ci saranno altre occasioni. Non mi riferisco solo alla morte: tutti crescono ed invecchiano, quindi non si potrà pretendere di andare a sciare con i propri figli a settant’anni.
Questo vale anche se siamo da soli: andare in discoteca passata la quarantina potrebbe sembrare anacronistico, salvo eventuali serate revival.
Rinunciare a fare qualcosa che ci piace pensando ad altri impegni o temere di sentirsi fuori luogo ci impedisce di vivere serenamente.
La scusa di non avere abbastanza tempo regge poco: se abbiamo tempo di guardare la televisione ogni sera per due ore, allora abbiamo due ore da dedicare a ciò che ci piace veramente fare. A tutti spettano dei giorni di ferie: perché non dedicarli ad esaudire qualche piccolo desiderio?
Quello che ci impedisce veramente di fare il grande passo sono l’abitudine alla routine e la paura; ironia della sorte, vorremmo spesso spezzare la routine e vincere le nostre paure, ma aspettiamo che ci cada la classica manna dal cielo.
Trovare il tempo non è assolutamente difficile; molto più difficile è trovare il coraggio di agire. Trovare un amico con cui condividere qualcosa potrebbe aiutare.