La scena descritta nell’immagine che ho trovato su Facebook suona abbastanza famigliare in questo periodo. Una ragazza invia il messaggio
Tanti auguri di Buon anno
A tutti i suoi contatti.
Leggendo il testo, siamo tutte persone abbastanza smaliziate per intuire che si tratta di un messaggio copia-incolla: scritto una volta e destinato a tutti i contatti registrati nella rubrica del cellulare.
Una prova ulteriore di questa teoria si avrà il giorno in cui la stessa persona ci manderà un messaggio
Tanti auguri di buon compleanno
L’effetto che suscitano questi messaggi è piuttosto triste. Si invia un messaggio di auguri semplicemente per pura formalità e non ci si interessa della vita altrui. La formalità dovrebbe essere lasciata ai regali aziendali; all’interno dei rapporti umani tutto dovrebbe assumere un’altra forma.
Non è necessario essere amici di tutte le persone che incontriamo, ma l’amicizia deve essere dimostrata – se non ogni giorno – almeno con una certa frequenza.
Il modo più semplice – oltre a ricordarsi delle ricorrenze, a partire dal compleanno – potrebbe essere proprio quello di selezionare le persone a cui scrivere un augurio e personalizzare il testo. Così facendo, si capirebbero che gli auguri sono in qualche modo sentiti.
Ricevere un messaggio che ha qualcosa di sterile fa venire voglia di rispondere in modo fantozziano
I miei più servili auguri per un Distinto Natale e uno Spettabile anno nuovo.
Difficilmente chi riceve questa risposta apprezzerebbe l’ironia, ma spero che abbia modo di riflettere. Di sicuro, troverebbe il modo di giustificarsi. Il problema è dettato dai Social Network (che – per fortuna – sembra che stiano passando di moda): si bada alla quantità delle amicizie e non alla qualità.
Qualsiasi rapporto umano va coltivato. La distanza non ci deve essere di ostacolo. Ricordarsi delle ricorrenze facendosi aiutare dalla tecnologia va bene, ma usiamo anche la memoria. Di tanto in tanto, facciamo una sorpresa a qualcuno e chiamiamolo personalizzando gli auguri con la nostra voce.