In un passeggero scorrimento della pagina Facebook Segnalibro ho trovato la frase
Tutto è passeggero, ma lascia un segno
Se nemmeno la vita è eterna, almeno nel mondo che conosciamo noi, ognuno di noi è un passeggero di un viaggio che avrà fine, prima o poi.
Come in ogni viaggio che si rispetti, ogni persona dovrebbe fare in modo che non sia mai banale o quasi. A differenza di un viaggio nel senso comune del termine, però, non si possono programmare tappe specifiche.
Che sia un momento bello oppure uno brutto, influenzerà il nostro carattere; è il segno di cui parla la frase. È proprio ciò che scopre la psicanalisi in ogni paziente: cosa ci ha turbato e cosa ci ha reso felici in passato tanto da ripercuotersi nel presente.
Anche se – a volte – può sembrare il contrario, nessuno dimentica mai nulla: al massimo, lo sposta in un luogo inaccessibile della nostra mente. Spero che gli psicanalisti che mi leggono vogliano perdonarmi questa approssimazione.
Non è facile capire quale segno ci ha lasciato il passato, proprio abbiamo bisogno della guida del terapeuta. Tuttavia, il terapeuta può farci da guida: il grosso del lavoro spetta a noi. Dobbiamo affrontare quanto di passeggero è avvenuto.
A causa del segno che lascia dentro di noi, il lavoro che dobbiamo fare è più difficile di quanto non si creda.
Per fare un esempio, pensate alla paura che si prova ripercorrendo una strada su cui abbiamo avuto un incidente. Potremmo dire che ormai è passato, ma una parte del nostro cervello lo rifiuta.
Occorre un lavoro su noi stessi. Ogni volta che ci rendiamo conto di bloccarci davanti ad una difficoltà, dobbiamo cercare di andare avanti comunque. Forse non raggiungeremo subito il risultato, ma ci avvicineremo alla meta.