A volte viviamo dei periodi talmente bui che speriamo che un eroe ci salvi. Tuttavia, come recita il testo di una celebre canzone di Maria Carey, chi ci può salvare siamo noi stessi.
Non ci sono esempi che possono spiegare come una persona comune possa essere un eroe. Molto dipende dal vissuto di ciascuno di noi.
Tuttavia, se non avete avuto il privilegio di vivere nella bambagia fino a questo momento, vi accorgerete che – prima o poi – tutti noi abbiamo superato delle difficoltà che sembravano insuperabili.
Nei momenti di sconforto, è difficile ricordare i periodi in cui avremmo avuto il diritto di considerarci eroi. Relativamente più facile è farlo quando siamo di buonumore. Anche in quel caso, però, probabilmente ringrazieremmo gli amici che ci sono stati al fianco.
Di certo, non voglio sottovalutare l’importanza dell’amicizia e dell’aiuto che uno più amici ci hanno dato nei momenti bui. Tuttavia, nelle vicende tragiche voi siete stati gli eroi della storia, l’amico di turno il co-protagonista. Se mi permettete un paragone leggendario, voi avete vestito i panni di Robin Hood ed il vostro amico quelli di Little John.
Chiunque – soprattutto se non vi apprezza – potrebbe obiettare che la vostra vita non è stata tragica o difficile quanto la dipingete.
Il modo di affrontare la vita dipende molto dal nostro carattere: più siamo remissivi o timidi, più le difficoltà ci sembrano insormontabili. Non c’è nulla di male in questo, anzi: chi non vi considera un eroe dovrebbe provare a gestire gli eventi avendo a disposizione il vostro carattere.
É quanto suggeriva Luigi Pirandello in una sua celebre opera. Non credo che ripetere a memoria il breve testo a cui mi riferisco possa servire per portare dalla propria parte chi pensa il contrario, ma ricordarselo ogni tanto ci aiuta a sapere che siamo riusciti a superare le difficoltà.