
A chi ci tratta con cattiveria, dicendo magari che siamo vecchi e brutti, dedico volentieri la frase condivisa oggi dalla pagina Facebook Il poeta
La cattiveria rende brutti, non l’età
Se è vero che esistono persone brutte esteticamente, questo non dipende dall’età del soggetto, ma dai gusti personali. Diverso, invece, è indicare le persone che hanno una cattiveria insita in sé: sono quelle che godono nel far stare male il prossimo.
Non è un caso che una persona cattiva ci appaia brutta anche esteticamente: non dipende dai connotati, ma dell’espressione che assume il suo volto quando interloquisce con qualcuno.
Fate caso agli occhi di queste persone, per esempio: appariranno brutti nella maggior parte dei casi e – se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima – difficilmente sbaglierete opinione sul soggetto in questione.
Una persona buona ma anziana, invece, sprizzerà bontà anche da quegli occhi stanchi e – forse – malati.
Non confondiamo le persone cattive con quelle che hanno semplicemente un brutto carattere: essere burberi non significa per forza essere cattivi. Un burbero se la prenderà facilmente per ogni minimo contrattempo, un cattivo farà del male al prossimo senza un motivo.
Difficile rapportarsi con le persone che hanno la cattiveria come modo di comportarsi, a prescindere dall’età: probabilmente anche in vita loro sono state trattate così e, spesso, sono delle attaccabrighe.
Anche se contro producente, spesso saremo invogliati a trattare queste persone con rabbia e meditando vendetta. Una persona cattiva gode nel vedere stare male il prossimo e – spesso, purtroppo – sa parare le vostre offese, usando il proprio essere cattivo come arma.
Non è facile sopportare tutto questo: spesso saremo portati a sfogarci con il prossimo di turno. Meglio riversare tutta questa frustrazione in qualcosa di più produttivo, come uno sport o un qualsiasi hobby, per scaricare i nervi.