
A chiunque si senta prigioniero di qualcosa che non vuole, la pagina Facebook Filosofia Zen oggi dedica la frase
Non essere prigioniero del tuo passato. È stata una lezione, non una sentenza
Molte persone sbagliano pensando che un evento passato possa ripetersi anche in futuro. Questo è vero se non hanno imparato la lezione: si ritroveranno – prima o poi – a fare i conti con lo stesso problema di anni prima.
Un uomo – per non essere prigioniero – non deve fare gli stessi errori commessi in precedenza. Purtroppo, la mente – a volte – ci tira un brutto scherzo: tendiamo a ricordare gli eventi piacevoli e a dimenticare quelli spiacevoli.
Questo è il motivo principale per cui ci troviamo a fare spesso gli stessi errori, spesso giustificandoci debolmente che si tratta di una semplice abitudine errata, che deve essere corretta.
Per imparare la lezione di vita, è probabile che si debba fare lo stesso errore più e più volte, anche perché non sempre si trova una soluzione alternativa. Non solo: spesso non ci rendiamo conto dell’errore commesso finché qualcun altro non ce lo sbatte in faccia.
Gli amici servono – anche e soprattutto – a questo: a farci notare i nostri errori in modo gentile, facendo sì che possiamo trovare un’alternativa al nostro comportamento.
Naturalmente, non tutti gli amici hanno la soluzione pronta all’uso: spesso dovremo adattare i loro consigli alle circostanze. Se a questo uniamo il fatto che un consiglio deve essere ascoltato e messo in pratica, ci rendiamo conto che molto del lavoro spetta a noi, non certo ad altri.
È probabile che – pur correggendo certi errori – imparando un nuovo modo di procedere ne commetteremo altri. So che non è piacevole, ma questo meccanismo ha il pregio di farci trovare il modo di procedere gradatamente.
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