Ogni tanto, abbiamo bisogno di uno sfogo, come dimostra la scena tratta dal film Made in Italy.
Uno sfogo qualsiasi può avere svariati motivi e svariati modi per esprimersi, spesso completamente irrazionali.
Se chiedete a qualsiasi persona i motivi per cui debba sfogarsi, probabilmente vi farà un elenco come quella proposto dalla scena. In realtà, non si sta sfogando: sta semplicemente spiegando i motivi per cui soffre.
Il vero modo in cui sfoga tutto è quello in cui esprime rabbia. Normalmente, siamo portati a pensare che la gente arrabbiata urli: a volte, però, si tratta semplicemente del suo tono di voce e, comunque, l’educazione può impedire di perdere il controllo.
Lo sfogo vero e proprio si ha quando qualcuno farebbe qualcosa che – in condizioni normali – non metterebbe mai in atto, almeno in pubblico. Per evitare questo problema, ognuno di noi dovrebbe trovare un modo personale per sfogarsi.
L’elenco dei modi potrebbe essere lungo tanto quanto il numero di persone che abbiamo incontrato in vita nostra: anche voi, che mi state leggendo, avete un vostro personale modo. Sarebbe interessante leggere nei commenti quale sia. Ne ho visti così tanti che – ormai – non mi stupisco più di niente.
Ciò che dobbiamo escludere è solo e semplicemente la razionalità. Essere sempre razionali significa non conoscersi a fondo. Se proprio non si vuole offendere qualcuno mandandolo dove si meriterebbe, possiamo cominciare a scrivere un diario epistolare: una raccolta di lettere che non spediremo mai a chi ci ha fatto arrabbiare, in cui sfoghiamo tutta la nostra frustrazione.
Se cerchiamo un modo più irrazionale, può essere utile avere un amico fraterno che non ci giudicherà mai qualsiasi comportamento vogliamo tenere. Può essere utile fare qualcosa insieme, magari un gioco o uno sport che consideriamo atipico, per sfogare tutto senza sentirsi giudicati dal prossimo o senza dare spiegazioni.