Per apprezzare la nuova canzone di Minelli, mi sono dovuto scolare non so quanti drinks. Fortunatamente, almeno il testo è in inglese: più facile da tradurre rispetto al romeno.
Per quanto sia un brano da discoteca, nasconde un’amara verità: spesso le persone bevono per dimenticare. Questo spiegherebbe in modo molto sbrigativo il grande consumo di drinks nelle discoteche.
Spesso pensiamo che una persona non abbia alcuna preoccupazione. In realtà, è vero proprio l’opposto: tutti hanno almeno una preoccupazione.
Tutti sfogano la propria frustrazione e la propria tristezza in vario modo: bere alcolici è solo uno di questi.
Qualcuno potrebbe sostenere che è vero il contrario: si consumano drinks per divertirsi. Non sono uno scienziato, ma ci vuole poco a capire perché succede: l’alcol diminuisce i freni inibitori.
Il problema, quindi, è diverso da quello che sembra: le persone si controllano troppo, per lo meno nella vita di tutti i giorni.
Se è vero che ci sono ambiti, come quello del lavoro, in cui perdere il controllo è quantomeno biasimabile e biasimato, in altri vige la regola contraria: è giusto perdere il controllo.
Pensate, per esempio, allo stadio o alla discoteca: a meno che non abbiate accesso a
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potreste fare più o meno ciò che vi pare senza grossi problemi. Se questi ambienti non vi piacciono, il mondo è pieno di luoghi in cui si può perdere il controllo senza bisogno di drinks.
Il fatto la società moderna è poco abituata a perdere il controllo lo si può vedere dal mercato. Solo in una società in cui non si perde mai il controllo può trovare spazio la stanza della rabbia. Piuttosto che pagare un paio di centoni per distruggere cose non mie, preferisco spenderne un po’ di più per dare fuoco al mio divano: è più soddisfacente.