
Ci siamo immaginati il diavolo dal punto di vista fisico. La Vanda Gastrica è andata oltre, descrivendolo nel suo tweet dal punto di vista mentale
Il diavolo non è quello che ti nega la felicità. lui è più subdolo. lui è quello che te la fa intravedere.
Possiamo associare il diavolo a persone che promettono mari e monti per poi rimangiarsi la parola. Sono persone che capiscono le nostre fantasie ed i nostri desideri più nascosti, sembrano in grado di soddisfarli, per poi lasciarci con un classico palmo di naso.
Non credo che in questi casi serva un esorcista. L’unica arma che abbiamo con cui difenderci è l’esperienza, unita ad un po’ di fiducia in noi stessi.
Se qualcuno promette la nostra felicità, dobbiamo porci la domanda
Come potrei essere comunque felice?
Credo che l’elenco che otterrete come risposta stupirà persino voi stessi.
Nel momento in cui cadiamo vittima del diavolo è necessario un esorcismo. Per chi ha fede, il conforto della preghiera potrebbe essere un’arma in più. In ogni caso, non dimenticate le persone che vi vogliono veramente bene: loro sanno essere degli esorcisti molto forti.
Se queste persone hanno conosciuto il diavolo, potrebbero aiutarvi a meditare la vostra vendetta. Vi hanno sicuramente aiutato tanto in vita vostra, perché non dovrebbero farlo anche questa volta?
La vendetta deve avere la forma di un esorcismo, in senso molto lato: dovete dimostrare al diavolo di essere felici anche e soprattutto senza di lui. Satana, Belzebù, Lucifero e compagnia elencando detestano la felicità altrui: essere felici è un esorcismo che possiamo praticare tutti, tutti i giorni.
Può non essere facile, soprattutto quando si è oggetto di una delusione, ma tutti noi abbiamo il modo per essere felici nonostante le avversità. In genere, lo si scopre una volta sbollita la rabbia derivante dalla delusione