Una delle frasi più semplici di pronunciare, ma più difficili da accettare è quella pronunciata da Mario Biondi nella sua canzone
Questo è quel che sei
Basta leggere il testo per rendersene conto. Come avrebbe potuto dire un mio professore universitario, ogni persona è unica e diversa dalle altre. Il buon Mario, che ho visto recentemente al Blue Note di Milano, lo dice in altro modo, ma la sostanza non cambia.
Il carattere di ognuno di noi ha sia aspetti negativi, sia aspetti positivi. Scopo del gioco in una relazione – di amicizia o di altro tipo – è riuscire a sopportare i primi ed apprezzare i secondi.
Naturalmente, nella vita incontreremo persone in cui è difficile trovare un aspetto positivo, questo è un dato di fatto, ma è anche uno sprone a proseguire il rapporto.
Sfruttando la nostra curiosità, potremmo porci la domanda (a voi giudicare se retorica o meno)
Questa persona non ha proprio nulla da offrirmi?
La risposta non arriverà subito, ma dopo qualche tempo. Nel frattempo, potreste compilare un elenco dei pregi e difetti che notate nell’altra persona giorno dopo giorno.
Naturalmente, dopo lunga osservazione, toccherà tirare le somme e stabilire se una persona è compatibile con il nostro carattere oppure no.
Se gente come Hitler o Stalin avevano amici, non vedo perché non debbano averne anche gente comune, anche se secondo la nostra opinione sono degli emeriti farabutti.
Molto probabilmente, continuerete ad odiare una persona che vi sta antipatica, ma scoprirete anche dei lati positivi del suo carattere, comunque insufficienti a far sì che cambiate opinione sul suo conto. Ciò non toglie che – una volta ogni tanto – potremmo anche cambiare idea. Questo perché ogni rapporto necessita di molto tempo per essere costruito.
Non potete pretendere che sia l’altra persona a fare tutto, dovete drizzare le antenne ed ascoltarla, quantomeno.