Sembra che io non sia l’unico ad andare in coma – metaforicamente parlando – se qualcuno non mi chiama, ma accade anche almeno ad altre due persone: Fausto Lama e California, meglio noti come i Coma_Cose.
Il duo è riuscito a mettere in una canzone quel disperato grido di aiuto composto solo dalla parola chiamami: una cosa diametralmente opposta per umore a quanto implorava Carly Rae Jepsen.
Ammetto che – a volte – sembra che le persone sembrano entrare in coma se qualcuno – chiunque esso sia – non lo chiama per lungo tempo, anche solo per sapere come si sta: io sono una di quelle persone.
Tuttavia, non essere mai chiamati da nessuno è proprio come trascorrere la propria vita in coma: sembra di essere bloccati su un letto senza poter fare nulla per colpa (ammesso che si possa definirla tale) di una tragica fatalità.
Per quanto riguarda le chiamate telefoniche, non credo si tratti di una tragica fatalità e – considerati i contratti esistenti al giorno d’oggi – nemmeno di una questione economica. La scusa che le telefonate costano sono solo una scusa che potrebbe accampare Paperon de’ Paperoni. Non voglio nemmeno proporvi di scrivere una lettera: so già che mi rispondereste che occorre troppo tempo. Tanti hanno paura di scrivere persino una mail, con la paura che sia cestinata.
Se, però, una persona vi cerca significa che vuole parlare con voi: un modo per comunicare con lui o con lei bisogna trovarlo. Ignorare il prossimo può funzionare solo se proprio non volete avere nulla a che fare con l’ipotetico interlocutore.
Se le cose stanno così e non chiamate mai nessuno, permettetemi di farvi una domanda
Ma quante persone odiate in vita vostra?
Ammetto che – a volte – può essere difficile parlare con qualcuno che ha un carattere particolare o è un po’ pesante. Comunque tutti hanno qualcosa da dare.