
Da quando andiamo a scuola, siamo abituati a ricevere spiegazioni durante le lezioni. Portiamo questa abitudine al di fuori dell’aula dimenticandoci la frase di Nicholas Brunettini proposta dalla pagina Facebook Semplicemente Nalì
Non vivere dando tante spiegazioni. I tuoi amici non ne hanno bisogno, i tuoi nemici non ci credono e gli stupidi non le capiscono
Credo che l’immagine scelta non sia casuale: il carattere Morticia Addams sarebbe capace di mandare a stendere chiunque chieda spiegazioni.
Se una persona è amica o confidente, non chiederà mai nulla sul comportamento che teniamo, perché ognuno è libero di vivere come gli pare e – se i sentimenti sono reciproci- nessuno farà mai del male all’altro. Chi si comporta diversamente, in genere lo fa per sedare la propria ansia o ci è nemico. Nel primo caso, ad una preoccupazione ne seguirà un’altra, nel secondo le domande continueranno finché il vostro nemico non avrà in mano qualcosa per distruggervi.
Forse non è il modo adatto (cercate di trovarne uno confacente al vostro caso), ma l’immarcescibile
Fatti i cazzi tuoi!
è la soluzione al problema: volete passare la vostra vita a spiegare ogni piccolo gesto?
Naturalmente, non si può essere sempre riservati ed una domanda può essere posta. Tutto sta nella quantità di domande poste: fra una semplice curiosità ed un interrogatorio c’è una bella differenza! Non esiste un tempo limite standard in entrambi i casi: importante è riuscire ad individuare il vostro e sapervi fermare al momento opportuno, che equivale a circa cinque minuti prima di sbroccare.
Per quanto qualcuno possa volervi bene, non vi comprenderà mai al cento per cento: è per questo che esistono gli psicologi ed è sempre per questo che esistono i litigi.