Nella loro canzone hard rock, forse addirittura Metal, gli Arcana Opera si immaginano Marco Polo in procinto di partire, bevendo un ultimo caffè. Un evento impossibile, visto che il caffè arrivò in Italia nel XVI secolo.
Un viaggio che è un classico di una persona. Chi parte piange due volte: la prima quando lascia la sua Patria, la seconda quando deve tornare, ammesso che il viaggio sia andato bene. In questo secondo caso, ricorderà gli avvenimenti passati con gli amici, magari davanti proprio ad un caffè.
Forse non è un caso che il genere musicale sia un Power Metal.
Chi viaggia ha dentro di sé sentimenti contrastanti.
- Ansia
- Spirito di avventura
- Eccitazione
Testo a parte, come riuscire ad esprimere tutti questi sentimenti in poco più di tre minuti? Il genere appropriato è proprio il Metal, con tutti i suoi sottogeneri. Può piacere o non piacere, ma ciò non esclude che possa esprimere dei sentimenti.
Spesso ci lasciamo fuorviare dal modo e non teniamo in considerazione il testo, né di un brano, né di un qualsiasi discorso. Per esempio, credo che chi si dedichi al Metal – al di là dei propri gusti – abbia comunque molto da esprimere in termini di rabbia.
Purtroppo, la rabbia non è fra i sentimenti più accettati, per questo il Metal ha – percentualmente parlando – pochi estimatori, soprattutto fra le generazioni più anziane. Per molti è meglio parlare di amore oppure far sì che le persone provino quasi pietà per noi, come dei novelli Leopardi.
Non sto dicendo solo che le persone dovrebbero imparare ad apprezzare altri generi musicali: sarebbe comunque un beneficio per la cultura personale e collettiva. Sto dicendo anche che le persone dovrebbero trovare il modo giusto per esprimere le proprie emozioni, anche davanti ad un caffè. Del resto, un testo scritto è sempre risultato incisivo e non ha mai ucciso nessuno.