
Mi sono sempre chiesto se i genitori potessero mai imparare qualcosa dai propri figli. Sicuramente senza volerlo, a rispondere è stata la scrittoressa con la sua presentazione su Twitter
Ho tre figli da cui cerco di imparare il tempo e il perdono, ma è difficile. ogni tanto, in estate, mi diverto a miscelare drink. scrivo di notte.
Siamo abituati a pensare che le persone giovani debbano imparare dagli anziani. Non è vero né per un discorso scientifico, né per un discorso psicologico.
Nessuno di noi è onnisciente e qualsiasi campo – scientifico e non – è in continua evoluzione. Non solo: a livello di psicologia, le persone anziane sono meno propense ad adeguarsi ai cambiamenti rispetto alle persone giovani.
Proprio per questo la Scrittoressa può apprendere il perdono dai figli: con il tempo, si diventa molto più intransigenti e – per certi versi – intolleranti verso le novità. Da qui nasce la famosa frase
Ah, ai miei tempi….
con tutte le conseguenze del caso. Non è un discorso esclusivamente legato alla tecnologia o alla moda. Non sentirete mai un figlio in età scolare parlare di
- Razzismo
- Vendetta
- Guerra
solo per citare tre esempi. Razzismo, vendetta e guerra sono cose che apprendiamo da adulti e da altri adulti. I figli ci insegnano a dialogare con altre persone, accettandole così come sono, almeno fino all’adolescenza: se non riuscissero a farlo, non riuscirebbero a crearsi degli amici.
Dall’adolescenza in poi il discorso si complica. Non è solo un discorso di ormoni, ma per anni si sono sentiti ripetere, spesso in famiglia frasi come:
- Questa cosa è sbagliata
- Non è giusto pensare in questo modo
- Varie ed eventuali
Se i discorsi sono incentrati sul tempo e sul perdono, nulla da eccepire. Purtroppo, forse presi dalla nostra indole politica e polemica, insegniamo ai nostri figli l’esatto contrario e quanto fossero belli i tempi passati.
Forse dovremmo sviluppare non solo la nostra propensione alla tecnologia, ma anche imparare dai figli a rapportarsi con le altre persone.