
Ogni giorno possiamo scegliere fra più direzioni e non sempre sono quelle giuste. Non dobbiamo deprimerci e ricordarci quanto afferma l’aforisma
A volte le direzioni sbagliate portano a meravigliose sorprese. Colombo, sbagliando, ha scoperto l’America
Non credo si possa parlare esattamente di direzioni sbagliate, quanto di imprevisto. L’esempio di Cristoforo Colombo è perfetto: la direzione era giusta, ma è andato a sbattere contro un nuovo continente.
A parte il nostro compatriota, la storia è piena di esempi a riguardo: lascio a voi scegliere quello che più vi piace. Basta che vi porti a comprendere l’imprevedibilità della storia che si legge sui libri di testo. Se ci pensate bene, anche la vostra storia personale ha preso una direzione anche grazie a qualcosa di inaspettato. Magari non ha dato subito i risultati che poi si sono avverati, ma è accaduto. Meglio non crogiolarsi su qualcosa che è andato storto: potrebbe portare risultati inaspettati.
L’imprevisto è ciò che rende la vita interessante. Immaginate che vada sempre tutto per il verso giusto: non avreste nemmeno l’occasione di cambiare opinione.
Generalmente, siamo portati a voler correggere i nostri errori: non è sbagliato, ma non dobbiamo dimenticare la lezione, qualunque essa sia.
Non solo: supponiamo che vi rendiate conto di un errore. Scienze dure a parte, nulla vi vieta di sviluppare comunque la vostra ipotesi senza correggere l’errore. Anche in matematica – a volte – si ragiona per assurdo: ciò viene fatto per dimostrare l’inesattezza dell’ipotesi. Nella vita l’approccio deve essere quello di dimostrare che l’assurdo è comunque (almeno ipoteticamente) possibile e che da quella strada può nascere comunque qualcosa di nuovo.
L’approccio dovrebbe essere quello di una sorta di sfida alla vita e alle persone che vi dicono che è impossibile. La frase che deve guidarvi suona più o meno come la seguente
Ah, sì? Adesso ti faccio vedere io!
Vi sorprenderete anche voi dei risultati inattesi che potreste raggiungere.