
Secondo l’aforisma di Albert Einstein
Se nessuno avesse mai avuto la follia di uscire dal gregge, l’umanità avrebbe fatto ben pochi passi in avanti
Leggi tutto “La follia di uscire dal gregge per Albert Einstein”
Secondo l’aforisma di Albert Einstein
Se nessuno avesse mai avuto la follia di uscire dal gregge, l’umanità avrebbe fatto ben pochi passi in avanti
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Stamattina avevo già scelto la frase di cui parlare, quando mi sono imbattuto in una citazione di Stephen Hawking pubblicata da Efficacemente
Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi
Spesso i pubblicitari sono definiti anche creativi, maestri nel far capire (più o meno) di cosa abbiamo bisogno, esprimendolo in modo originale. Ogni tanto, però, anche i creativi si trovano ad utilizzare frasi di persone molto note a scopo pubblicitario . Quando accade, mi domando
Dov’è la creatività?
Quando vedo una fotografia di Life, non capisco letteralmente più nulla. Oggi, per esempio, la foto che vedete pubblicata mi ha tratto in inganno.
Ero convinto che la frase
La felicità nelle persone intelligenti è la cosa più rara che conosco
fosse stata pronunciata da Albert Einstein, perché era stata riportata come didascalia della foto stessa.
Fortunatamente, internet mi ha ricordato che è stata pronunciata da Ernest Hemingway che, comunque, non era certo uno stupido.
Sembra quasi che intelligenza e tristezza vadano a braccetto fra loro. Forse è questo il motivo per il quale spesso rispondiamo ad una persona che dice qualcosa di spiritoso
Dai, non fare lo stupido!
riprendendolo magari mentre stiamo soffocando una risata.
Credo sia dettato da una questione sociologica: accostiamo il nero al lutto ed alla serietà, mentre un colore come il giallo è accostato all’allegria ed alla spensieratezza.
Con il tempo abbiamo fatto un po’ di confusione. Ma chi l’ha scritto che una persona seria non può essere anche una persona gioviale? Non è così!
Fortuna vuole che ho anche un esempio da proporvi: la mia amica Angelica…l’ho sempre vista con il sorriso sulle labbra ed ha un Q.I. superiore alla media. Forse senza volerlo, Angelica applica alla perfezione la teoria secondo cui la maggior parte della nostra comunicazione è non verbale…Forse dovremmo essere tutti un po’ più angelici.
Oggi la mia amica Francesca ha condiviso su Facebook una frase di Albert Einstein
Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene
Le persone che conosco fanno tutte lo stesso errore: credono che il loro modo di aver compreso una determinata questione sia il più semplice possibile. Pertanto, lo spiegano con parole loro all’interlocutore di turno.
A volte, però, arriva la domanda spiazzante da chi ci sta di fronte. Qualcuno ha l’abitudine di fare la seguente premessa
Me lo spieghi come se fossi un bambino di cinque anni: vuole dire che…?
segue la domanda.
Qualcuno dirà che sto cercando il pelo nell’uovo: no! Come al solito, voglio porvi davanti a delle questioni:
Non sapete quante persone ho conosciuto che ragionano in questo modo: Consolata sicuramente se ne ricorderà una in particolare.
In questo, Steve Jobs era un maestro: fu lui a voler semplificare al massimo i suoi prodotti. Non solo: la leggenda narra che un ingegnere mise in mano un determinato prodotto Apple alla sua figlioletta di quattro anni, che lo usò correttamente.
Qualcuno poco attento potrebbe chiedersi
La figlioletta era stata traviata dal padre con nozioni degne del MIT?
Assolutamente no: il prodotto era l’IPad. Se delle persone sono riuscite a semplificare così tanto un prodotto, perché noi non possiamo farlo con la nostra vita? Se ce la complichiamo, è perché non l’abbiamo compresa abbastanza.
Tra le tante cose che detesto sentirmi dire è
Mi spiace, non ho tempo
soprattutto quando non è motivata da impegni precedentemente presi. Se l’avessi conosciuta prima, Avrei ribattuto tante volte a quest’affermazione citando H. Jackson Brown Jr.
Non dire che non hai abbastanza tempo. Hai esattamente lo stesso numero di ore al giorno che venne dato a Galileo, Pasteur, Michelangelo, Madre Teresa, Leonardo da Vinci, Thomas Jefferson, e Albert Einstein
Il tempo è uguale per tutti: pur sapendo che ci sono persone più impegnate e persone meno impegnate e che i tempi moderni – per citare Charlot – sono frenetici, mi domando se sia possibile che una persona non trovi del tempo da trascorrere con un proprio simile. Vedendo l’elenco delle personalità citate da questa frase, ho pensato:
Non ho ancora trovato una risposta definitiva ma, a quanto ho potuto vedere finora, l’imprevisto o il periodo impegnativo possono capitare: se, però, l’imprevisto diventa la regola o il periodo impegnativo sembra non finire mai…Forse è il caso di rivedere i termini con cui definire un determinato rapporto: amicizia o amore non sono sicuramente i termini appropriati.