Sarà sempre così. La gente ti parlerà della sua unghia spezzata, anche quando sarai a terra con le ossa rotte
Certamente è più grave rompersi le ossa piuttosto che rompersi un’unghia, ma credo abbia ragione Alda Merini dicendo nel suo aforisma condiviso dalla pagina Facebook Pensieri & Parole
Sarà sempre così. La gente ti parlerà della sua unghia spezzata, anche quando sarai a terra con le ossa rotte
E’ un po’ di tempo che non avete mie notizie, ma non preoccupatevi: non siete i soli! Come diceva Alda Merini in un suo famoso aforisma, condiviso tempo fa da RTL 102.5
Ho peccato di felicità e agli altri ho dato fastidio
Nonostante la storia di Alda Merini sia nota, personalmente ho sempre pensato che abbia commesso una qualche forma di peccato per meritarsi –se così posso dire – di essere rinchiusa in manicomio.
La gente, quando non capisce, inventa e questo è molto pericoloso
Non è la prima volta che parlo di un aforisma sulla gente, né la prima volta che parlo di Alda Merini, che apprezzo quasi quanto Charles Bukowski. Entrambi hanno dedicato molto loro tempo all’osservazione della gente.
Non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi
Tutti apprezziamo Alda Merini come Poetessa, tralasciando ingiustamente la sua carriera di Aforista: è una cosa che manca per avere un quadro più completo di questo personaggio.
La sensibilità non è donna, la sensibilità è umana. Quando la trovi in un uomo diventa poesia
A volte giudichiamo le persone dal loro aspetto fisico: è un errore che ho fatto anche io molte volte. Credo che l’ultima occasione in cui ci sono cascato è stato quando – circa due anni fa – ho conosciuto il mio amico Sergio.
Giudicandolo dall’aspetto, non pensereste mai che sia un fan di Alda Merini: invece, la sua pagina Facebook trabocca di eccellenti fotografie e….di citazioni della poetessa dei Navigli, a cui appartiene la frase
La sensibilità non è donna, la sensibilità è umana. Quando la trovi in un uomo diventa poesia
La cara Alda è stata giudicata matta per aver precorso i tempi, forse anche troppo: ancora oggi siamo legati allo stereotipo pubblicitario dell’uomo che non deve chiedere mai…Figuriamoci se deve mostrare i propri sentimenti!
Basterebbero delle nozioni basilari di grammatica per capire che il termine umano e il termine uomo hanno la stessa radice e che – se è così – un motivo ci sarà pure! Invece, l’uomo che si dimostra più sensibile è subito etichettato come femminuccia.
Trovare un uomo che abbia una buona dose di sensibilità è raro, la maggior parte della gente non ne è dotata: forse è anche per questo che certi uomini mi hanno deriso perché tengo un blog. La cosa buffa è che non mi hanno offeso: mi sono dispiaciuto per loro, perché si stanno perdendo almeno il trenta percento della vita…Quella parte che non si può vedere e non si può capire…si può solo sentire, con la giusta dose di sensibilità.
Il grado di libertà di un uomo si misura dall’intensità dei suoi sogni
Ormai ho perso il conto delle volte in cui ho citato Alda Merini ed usufruito delle immagini proposte su Facebook da La Repubblica: quando ho cominciato a scrivere, non immaginavo che la poetessa dei Navigli e il quotidiano romano fossero in grado di darmi così tanta ispirazione.
La cattiveria è degi sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno
Questo sarà il secondo post che dedico ad Alda Merini: pochi, considerando la mole di scritti della poetessa dei Navigli e il numero di anni che ho trascorso finora Milano. Solo gli sciocchi non capirebbero che – comunque – è un personaggio che mi piace tanto.
Questa frase mi ha colpito per la sua semplicità e….banalità
La cattiveria è degi sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno
Possiamo dividere il concetto in due parti:
Non possiamo vivere in eterno
Non dobbiamo essere cattivi
Leggendo le due parti, si può giudicare la frase ovvia. Certi modi di vivere, però, nascondono un che di cattiveria, che io interpreto con una frase come
Il mio modo di vivere è corretto, il tuo è sbagliato!
Credo che le persone cattivenel vero senso della parola non esistano: esistono persone giudicanti, di quelle che criticano il modo di vivere altrui semplicemente perché…non lo vogliono comprendere. Più che di volere, però, spesso si tratta di potere: non hanno quella capacità critica di comprendere che tutti possono vivere come vogliono, se non fanno nulla di male.
Queste sono le persone sciocche a cui si riferisce l’aforisma. Provo sempre a confrontarmi con tutte le persone: a volte, però, mi trovo davanti a persone sciocche.
Dopo aver provato a farle ragionare….io cambio strada.
Come l’altro ieri, anche questa sera la frase è stata pubblicata dallo staff di Repubblica su Facebook: è la seconda in poche ore. Se fosse uno scoop, Il Corriere della Sera avrebbe bucato un servizio, come si dice in gergo.
L’aforisma, infatti, è di Alda Merini, soprannominata la poetessa dei Navigli.
Chi regala le ore agli altri vive in eterno
Al giorno d’oggi sembra una follia: l’assonanza fra i verbi vivere e condividere…Sarà un caso? Sicuramente no, eppure siamo poco propensi a regalare tante cose, soprattutto le ore del nostro tempo, eppure c’è chi lo fa.
Qualsiasi persona potrebbe che regala ore agli altri aiutandoli in vari modi….Ma quando è stata l’ultima volta che abbiamo ascoltato gli altri? C’è una bella differenza! Magari, mentre il nostro interlocutore parla, stiamo pensando a tutt’altro. Quando succede ad Homer Simpson nell’omonimo cartone animato, la cosa fa giustamente ridere, ma nella vita reale c’è ben poco da ridere,se ciò accade
Vi propongo un’esperimento: la prossima volta che volete condividere qualcosa con qualcuno, anziché usare Facebook, invitatelo a casa vostra a bere un caffè! Ne vedrete delle belle!
Non posso essere più preciso: solo trascorrendo molte ore con una persona si può capire veramente come sia. Nel primo periodo, sopratutto se la invitate a casa vostra, vorrà fare una bella figura, perciò si lascerà andare poco. Anche voi starete quasi sicuramente sulle vostre, ma avete un vantaggio: siete a casa vostra.
L’invito fatto dovrebbe essere seguito da un’altro: quello di liberarsi delle convinzioni sociali date dall’etichetta. Se entrambi risultate impacciati a seguire questo principio, non desistete, ma cambiate campo di battaglia.
Senza accorgervene, avrete regalato reciprocamente all’altro alcune delle vostre ore e lo avete conosciuto meglio. Ora potrete sperare di vivere in eterno nei suoi pensieri.