
Come ci ricorda la frase condivisa dalla pagina Facebook Ti strappo na risata, ogni dicembre se sentiamo il nome Micheal, non pensiamo all’arcangelo Michele, ma al cantante Bublè
È il 1° dicembre, liberate Micheal Bublé
Come ci ricorda la frase condivisa dalla pagina Facebook Ti strappo na risata, ogni dicembre se sentiamo il nome Micheal, non pensiamo all’arcangelo Michele, ma al cantante Bublè
È il 1° dicembre, liberate Micheal Bublé
I più giovani hanno avuto modo di conoscere i Queen in questo periodo grazie al film di Bryan Singer, magari uno o più di quei giovani erano presenti sono tra le vittime della strage in discoteca. A loro dedico, nel mio piccolo, la canzone di stasera.
Una volta passata la ricorrenza dei defunti, si pensa già a dicembre, periodo in cui un abbraccio non si nega a nessuno. L’utente di Twitter Martola ha voluto scrivere una frase pensando ad una categoria un po’ particolare
Un abbraccio a tutti i nati a dicembre ingiustamente minacciati dal “allora ti facciamo un regalo unico per il compleanno e il Natale”
Leggi tutto “Abbraccio tutti i nati a dicembre ingiustamente minacciati”
Dopo il post di ieri e quello di due giorni fa, speravo di trovare una frase allegra con cui proseguire un periodo -che dovrebbe essere di festa.
Invece, l’amministratore della pagina Facebook Più in là dell’Universo ha condiviso una citazione dal romanzo Sai tenere un segreto?
Dicembre… Ho sempre avuto uno strano rapporto con questo mese, lo amo ma ci combatto. Dicembre è il mese in cui si respira aria di festa, Negozi addobbati e tavole imbandite, luci accecanti e bambini ansiosi…Ma dentro il buio, il buio di questo mese lo vive di mancanze. Il mese in cui i ricordi saranno più vivi che mai. Sarà che mancheranno i sorrisi pazzi, sarà che mancherà il regalo più importante…Un mese di sorrisi e tristezza. Il mese in cui ritorni a casa la sera e vorresti trovare tutto al proprio posto, comprese le persone.
Non ho mai condiviso nulla di così lungo, ma non trovo nemmeno una parola fuori posto: ho riportato la citazione completa.
L’autrice avrebbe potuto usare un proverbio o qualcosa di simile, come
Tempo di bilanci
ma credo che avrebbe tolto tutto il contorno emotivo. Lasciamo i bilanci alle aziende: noi siamo persone e dobbiamo vivere come tali.
Vorrei augurarvi di vivere come persone tutto l’anno, non solo a dicembre. Tuttavia, vorrei lasciarvi anche un regalo, dato il tempo che stiamo vivendo: potete scartarlo anche subito, se volete, ma i consiglio di utilizzarlo la prima volta che occorre.
Più che un regalo, è un consiglio: non aspettate una ricorrenza qualsiasi per dire che volete bene a qualcuno. Fatelo quando lo sentite. Inoltre, cercate di passare dalle parole ai fatti: l’affetto si dimostra anche nelle piccole cose, come offrire un caffè a qualcuno che ha bisogno di parlare con voi.