
Mi ha molto commosso l’articolo di Mario Calabresi dedicato ad un’ immagine che lo ritrae sulle spalle del padre Luigi.
Mi ha molto commosso l’articolo di Mario Calabresi dedicato ad un’ immagine che lo ritrae sulle spalle del padre Luigi.
L’album fotografico del 2020 rischierebbe di essere come l’immagine proposta da Ti strappo na risata ed essere intitolato
Alcune foto del mio viaggio Estate 2020
Al giorno d’oggi, sembra che la prova di aver fatto qualcosa sia data dall’aver pubblicato una prova tangibile su un social network, come suggerisce la frase pubblicata oggi dalla pagina Ti strappo na risata
Non ho pubblicato foto, ma giuro: anche i miei figli sono andati a scuola
Molti staranno ritornando dalle vacanze con in testa i giorni appena trascorsi e qualche foto sul cellulare o nelle schede di memoria delle macchine digitali, compatte o reflex che siano. Trovo molto interessante il tweet pubblicato ieri da La Rosa
Se pubblicate le vostre foto sul social non dite che non cercate approvazioni di altri, altrimenti le terreste per voi
La frase di oggi è la spiegazione dell’immagine e del gioco sottostante, che si apprezza meglio cliccando sulla fotografia con lo smartphone
Se vedi questa foto sembra cane, coniglio e gatto. Ma quando lo ingrandisci vedrai la bellezza della fotografia
Leggi tutto “Ingrandisci, vedrai la bellezza della fotografia”
Ci sono lavori che non sono considerati tali o, almeno, meno lavori degli altri. L’elenco proposto dall’articolo de La Repubblica non è certo esaustivo, ma fa capire subito di chi stiamo parlando:
Il mondo dello spettacolo non è certo semplice, anzi: come cantava Gianni Morandi
Uno su mille ce la fa
Forse, anche meno di uno su mille.
Gli altri novecentonovantanove sono costretti ad arrabattarsi come possono, districandosi fra l’arte ed un lavoro più comune, spesso anche poco remunerato. Come dicevo ieri, di Mozart ne nasce uno ogni secolo.
Con la sola esclusione di medici, infermieri e di chiunque altro si prodighi per salvare la vita di qualcuno, dedicherei grandi donazioni a chiunque possa essere definito un artista. L’artista non è colui che dicembre
Guardate quanto sono bravo a fare questa cosa
Ma colui che ha una sensibilità più spiccata rispetto ad altre persone e cerca di far vedere in modo più ampio il mondo a tutti noi. Se vogliamo, è una figura che ne racchiude molte altre: ricercatore, esploratore, rivoluzionario, studente.
L’artista è tutte queste cose insieme, ma siamo diventati così ossessionati dalle cose più pragmatiche e razionali che ci rendiamo conto di quanto fosse geniale una mente solo quando viene a mancare.
Io non mi reputo un artista: la scrittura e la fotografia sono degli hobby, nulla di più. Non posso nascondere, però, che entrambe queste attività richiedano una certa costanza e una buona dose di fatica:
Ma chi te lo fa fare?
La vostra domanda è legittima. Lo faccio per passione. Allora perché noi artisti non possiamo essere remunerati per la nostra passione come lo sono altre categorie di lavoratori?
Il cane che vedete nell’immagine a cui dovete stare attenti stasera non è mio, ma assomiglia moltissimo al mio.
Anche la frase che campeggia sul cartello mi fa notare una certa somiglianza
Attenti al cane: ha sentimenti
Quando torno a casa dopo una settimana di lavoro, Kia (questo il nome della mia cucciola) non sta più nella pelle dalla gioia…e pazienza se ogni volta mi sporca i pantaloni saltandomi addosso.
Sembra che mostrare sentimenti, per le persone, sia molto più difficile che per altri mammiferi: l’evoluzione non è stata favorevole, in questo senso.
Quante volte, per pudicizia, ci limitiamo ad un abbraccio alla nostra amata, anziché darle un bacio appassionato? Quante volte, per educazione, tratteniamo la rabbia?
Giustamente, obietterete che
non sempre è il momento opportuno: ciò che ci distingue dagli altri animali è la razionalità
Concordo con voi, ci mancherebbe altro: tuttavia, dovremmo sfruttare i momenti della giornata in cui ci è possibile esternare i sentimenti.
Sono più di quanti possiate immaginare in realtà: forse lo fate tutti i giorni, ma non ve ne rendete conto. Paradossalmente, vi invito a stare attenti a quei momenti. Può trattarsi di attimi che rischiano di passare inosservati.
In questo senso, è utile ricordare alcuni aspetti e dare qualche consiglio:
Se ci fate caso, però, sono tutti momenti controllati: perché non riusciamo ad essere più spontanei?
Io mi sono dato una risposta: l’essere umano si considera superiore a tutte le altre specie viventi. Forse lo è ma, per atteggiare questa sua presunta superiorità, ha deciso di rinunciare ai sentimenti, se non in occasioni speciali
Ho sempre detto che ho l’hobby della fotografia, ma non ho mai pubblicato su questo blog una mia foto: credo sia arrivato il momento di rimediare.
Il muro di una casa abbandonata in cui sono presenti ancora dei mobili sono il luogo scelto da un anonimo per scrivere
Mi sento solo
Il caso ha voluto che la scritta sia stata dipinta con vernice nera. Tutto l’insieme mi trasmette angoscia e rabbia. La solitudine intesa dall’autore è evidenziata dai mobili abbandonati.
Ammettiamolo: tutti noi ci siamo sentiti soli, a volte…ma non abbiamo mai avuto il coraggio di scriverlo su un muro. Se fossi il protagonista di V per Vendetta, probabilmente vi direi
Io so perché l’avete fatto: so che avevate paura!
Putroppo, non lo sono: sono solo un uomo che – come tutti voi – a volte soffre la solitudine. Ci sarebbe un rimedio a tutto questo:ascoltarsi un po’ di più…Ma siamo tutti presi dalla nostra solitudine per pensare che la soluzione – a volte – siede proprio di fianco a noi.
Non so quale tipo di tuffo stia eseguendo il ragazzo che si è appena lanciato da un masso sul lago rappresentato in questa immagine ma, per i miei standard, siamo ai limiti del base jumping.
Cosa c’entra con la frase in primo piano?
Tre cose nella vita: insisti, resisti e conquista
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