Ad Ascoli Piceno i palloni smarriti di un’Italia che non c’è più
Questo è forse il momento migliore – o peggiore, a seconda dei punti di vista – per parlare di palloni da calcio, come fa Beppe Severgnini nell’articolo pubblicato su Il Corriere della Sera.
L’andamento delle votazioni al Parlamento in seduta congiunta mi hanno ricordato una delle scene in cui il Presidente della Repubblica fa un discorso nel filmBenvenuto Presidente.
Ho trovato molto interessante un lungo post di Boris sul rapporto causa – effetto in Italia con annessa l’immagine che vedete, in cui si fa un paragone fra Sferaebbasta e Satana.
Sarebbe troppo lungo riportare l’intero post. In ogni caso, potete leggerlo su questo PDF. La frase iniziale è quella che dà un senso a tutto il discorso
In Italia abbiamo grossi problemi con il rapporto causa effetto
In un periodo in cui si fa tanto parlare della figura dell’immigrato, anche gli utenti Facebook si interrogano sulla questione condividendo immagini e frasi. Uno di essi (non faccio nomi, dato che si tratta del profilo personale), ha scelto un passo del romanzo Pulvis et umbra di Antonio Manzini
È molto semplice. Si fa una domanda all’immigrato appena sbarcato. A seconda di quale lingua parla, lo si manda nel paese d’appartenenza…. Se parlano quelle europee è perché un paese europeo per centinaia di anni ha occupato e sfruttato la terra dei loro nonni.
Quando non sai se andare al lavoro o lasciare il Paese e iniziare una nuova vita
Tutte le mattine, andando al lavoro, sulla metropolitana vedo personeche hanno la stessa espressione del gatto che sta guidando raffigurato nell’immagine condivisa dalla pagina Facebook Frasi Bellissime.
Andrò a Sanremo quando mi faranno cantare il cantico dei drogati, cioè mai
Fino a pochi anni fa, vigeva una regola: per avere successo in questo periodo dell’anno, una canzone deve partecipare al Festival di Sanremo. Dal giorno successivo alla chiusura della Kermesse canora, il relativo album sarebbe stato disponibile in tutti i negozi di dischi. Un’abitudine molto da conformisti, sicuramente. Leggi tutto “Andrò a Sanremo quando mi faranno cantare”
Il titolo del post di oggi sembra un manifesto elettorale: in realtà, è solo la frase che introduce un decalogo proposto sulla pagina Facebook Caffeina.
Vuoi cambiare l’Italia?
Non è una domanda retorica, ma un quesito a cui chi ha scritto il foglio rappresentato nell’immagine fornisce anche un decalogo.
Ecco l’elenco completo delle azioni proposte
Rispettare le file
Essere puntuale
Non inventare pettegolezzi
Svolgere bene il tuo lavoro
Non sprecare acqua
Dire per favore e grazie
Non gettare rifiuti per strata
Goderti lo sport per ciò che è: un gioco
Mettere la freccia quando svolti
Parcheggiare correttamente negli spazi consentiti
Fatti salvi gli ultimi due punti, comprensibili solo da chi guida un qualsiasi mezzo a motore, credo saremmo tutti d’accordo sugli altri otto.
La conclusione a cui sono arrivato mi pare piuttosto ovvia: non occorre essere politici per cambiare l’Italia, ma basta partire dalle piccole cose.
L’elenco proposto è solo uno spunto, ovviamente: visto che siamo prossimi all’inizio dell’anno nuovo, vi invito a compilare il vostro decalogo personale per cambiare vita anche se, ad essere sincero….io devo ancora compilare il mio!