Aboliamo la sveglia

Scritta anarchica su un muro di città: "Aboliamo la sveglia "
Aboliamo la sveglia

Anche questa mattina è suonata ala sveglia: sempre troppo presto, vistoche avevo ancora sonno. Non sono un anarchico, né un loro simpatizzante in senso politico del termine, ma nutro della simpatia per l’anonimo autore anarchico che ha scritto un muro di città

Aboliamo la sveglia

Il fatto che sia stata usata l’immagine di un muro anziché creare il tutto al computer, rende il tutto più tangibile e reale. Una creazione al computer è, per sua natura, virtuale: potrebbe essere modificata. La scritta sul muro può forse essere cancellata, ma raramente accade.

Non certo solo per il motivo che mi piace dormire, soprattutto in inverno, ma anche perché è più semplice ricordare i sogni fatti poco prima di svegliarsi piuttosto che quelli fatti in piena notte. La sveglia è come se interrompesse qualcosa che va al di là del puro e semplice dormire.

Come disse  Albus Silente, il più famoso preside di scuola del nuovo millennio

 Nei sogni entriamo in un mondo che è interamente nostro

In un certo senso, ho detto la stessa cosa proprio ieri. Senza voler entrare in ambiti oscuri come la psicanalisi, ci vuole poco a capire che – spesso – la vita che viviamo non corrisponde alla vita dei nostri sogni. Al suono della sveglia dobbiamo scontrarci con la realtà, anche se vi attende una giornata grossomodo piacevole.

Non credo che, abolendo la sveglia, smetteremmo di vivere: non siamo orsi in letargo. Credo che, invece, cominceremmo a vivere veramente. Del resto, i latini dedicavano al cosiddetto otium una parte importante del loro tempo.

Occupando il nostro tempo in maniera sì produttiva, ma senza forzare la natura, cominceremmo ad avvicinarci

  • Ai nostri sogni
  • Ad un mondo migliore per tutti
  • Ad una vita migliore

Vorrei domandarvi una cosa

Che ne pensate?

Si potrebbe cominciare a poltrire un po’ di più a letto la mattina: dedicare cinque minuti a sé stessi dopo il suono della sveglia potrebbe essere un modo per rimettere in ordine le idee.

Ci vediamo sul lato oscuro della luna

Dove ci vediamo?
Ci vediamo sul lato oscuro della luna

Guardo il murales che ho trovato sulla pagina Facebook Il rock è la migliore musica del mondo e penso che Valentino Rossi avrebbe anche potuto farlo disegnare sul suo casco.

Ci vediamo sul lato oscuro della luna

ha scritto il graffitaro, italianizzando il verso di una famosa canzone dei Pink Floyd.

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Sbaglio spesso modi e tempi

Faccio spesso qualche sbaglio
Sbaglio spesso modi e tempi ma in fondo è tutto indicativo

Ho sempre amato i giochi di parole, la Street Art e le collaborazioni fra artisti.

Un murales su cui è scritto

Sbaglio spesso modi e tempi ma in fondo è tutto indicativo

raggruppa queste mie tre passioni tutte insieme.

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Ti darò tutto quello che nei libri hai sempre sottolineato

cosa avete sottolineato nei libri?
Ti darò tutto quello che nei libri hai sempre sottolineato

A volte pensiamo che gli aforismi e le frasi ad effetto siano nate dalla mente di un qualche autore famoso, di cui spesso abbiamo sottolineato concetti che ci piacciono. Anche i muri e gli autori anonimi, spesso, hanno molto da dire.

La frase di stasera insegna proprio il contrario: una dedica d’amore anonima è stata scritta su un muro 

Ti darò tutto quello che nei libri hai sempre sottolineato

Poco importa che sia  presa  da Manolo Trinci.  Se qualcuno ha scritto la frase sul muro, significa che l’ha letta, attribuendogli un significato personale: ecco perché lo considero un autore.  A qualcuno potrebbe ricordare il film tre metri sopra il cielo, ma le dediche d’amore scritte sui muri esistono da sempre.

Chi non mai sottolineato un libro? È una cosa che facciamo fin dai tempi di scuola e che usiamo più spesso di quanto non riusciamo a ricordare quando:

  • Stampiamo una mail su cui appuntare la risposta
  • Leggiamo un documento importante
  • Una frase tratta da un testo qualunque ci colpisce

Se sottolineiamo una frase, le diamo risalto, maggior importanza rispetto al resto del testo. Perciò, sottolineiamo le frasi che ci servono o ci colpiscono.

Io faccio parte di un’altra categoria: i libri sono così importanti per me che odio rovinarli sottolineandoli. Preferisco appuntarmi su un quaderno le frasi che mi colpiscono:in questo modo, è come se scrivessi una sorta di diario. A volte, ciò che leggo resta impresso su questo blog, altre volte su un quaderno: tutte le volte resta in testa.

Se qualcosa resta in testa, significa che per noi è importante e che ci ha colpito in qualche modo.

Sia che le scriviate, sia che le sottolineate, quelle saranno per voi le  frasi importanti….le frasi che costellano lavostra vita!

Il compito degli uomini della Resistenza non è ancora finito. Bisogna che essa sia ancora in piedi.

Frase di Piero Calamandrei con dedica
Il compito degli uomini della Resistenza non è ancora finito. Bisogna che essa sia ancora in piedi.

L’immagine che vedete non proviene da un Social Network: l’ho scattata io questa mattina, mentre passeggiavo in una zona periferica di Milano. Un’intera parete è stata usata come tela per un murales dichiaratamente di sinistra.

Il compito degli uomini della Resistenza non è ancora finito. Bisogna che essa sia ancora in piedi.

Abbreviando una frase di Piero Calamandrei, il messaggio è molto chiaro. Tuttavia, mi pongo una domanda

È  ancora attuale?

Politicamente parlando, non saprei: il concetto di destra contro sinistra mi sembra sempre più evanescente.

 

Ciò che mi colpisce ancora di più è l’uso del plurale in tre occasioni:

  1. La frase citata ha come complemento di specificazione gli uomini, non un uomo
  2. È dedicata a due persone
  3. È rivolta alle nuove generazioni

Più va avanti il tempo, più mi sembra che le persone pensino solo a sè stesse…e pensino sempre di avere ragione: un modo di pensare che esclude l’uso del plurale! Paradossalmente, ci comportiamo in modo da escludere gli altri dalla nostra vita e bramiamo rapporti sociali.

Non so a voi, ma a me sembra molto strano!

 

 

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