
Sono una persona che pecca spesso di ingenuità: credo che Hitler e Stalin siano stati solo errori di percorso nella Storia dell’umanità. Di conseguenza, spesso provo rabbia nei confronti degli altri perché mi sono sentito maltrattato e resto deluso.
Il prologo mi serve per spiegarvi la mia reazione leggendo sulla pagina Facebook Pensieri che colorano la vita la seguente frase di Paola Felice
La rabbia che rimane dopo una delusione è una medicina. È amara ma serve per guarire dall’ingenuità
Non so cosa accada a voi ma, nel mio caso, quando la rabbia è passata mi sento privo di forze e mi ritrovo a pensare che avrei potuto meglio usare questa energia.
Il pensiero precedente passa subito quando mi ricordo che la rabbia è un modo molto umano per esprimere la passione che abbiamo dentro. Non possiamo sedare le passioni, perciò si esprimono nel modo più violento che possa esistere.
La passione che accomuna tutti noi ha un nome che uso quasi in ogni articolo: si chiama vita. Tutti vogliamo vivere come vogliamo ed è giusto che ci arrabbiamo quando qualcuno ci ostacola nel nostro percorso.
Esiste sicuramente un modo molto costruttivo per sfogare la rabbia: impegnarci nelle nostre passioni. Io, per esempio, quando sono arrabbiato mi metto a scrivere (che poi non pubblichi quanto scritto su questo blog è un altro discorso). Del resto, stiamo parlando di un sentimento che – in quanto tale – non deve essere sedato, ma deve essere espresso.
Se volete un consiglio, non cercate di sedare la rabbia, piuttosto usatela per impegnarvi di più in ciò che vi appassiona. Ricordatevi che solo voi sapete la verità sul vostro conto.
Tenendo conto di questo fattore, potete esercitarvi davanti allo specchio o usare il vostro hobby per imparare a costruirvi uno sfogo positivo.