Tanti si definiscono contro ma, come cantano i Baustelle nella loro canzone uscita a gennaio, alla fine siamo tutti uguali.
Tag: pensieri
Lunedì nero costa a Zuckerberg 6 miliardi di dollari

Si stima che al mondo ci siano circa 104 miliardi di persone sparse per tutti i continenti: di queste, più di 2 miliardi sono iscritte a Facebook. Credo che sia per questi dati che ha fatto molto discutere su internet la notizia riportata anche dall’ANSA intitolata
Facebook: lunedì nero costa a Zuckerberg 6 miliardi dollari
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Leggere, studiare, informarsi, porsi domande
Chi ha ali, è difficile da imprigionare

Quando ho visto l’immagine oggetto del tweet di Francesca Spotone, presa dalla pagina Facebook Pensieri rubati, mi sono chiesto se l’autore o la retwittatrice abbiano mai visto il film Le ali della vita.
Qui abitava Angelo Fiocchi

Per celebrare il Giorno della Memoria, avevo deciso di scrivere un post in tema il prossimo 27 gennaio: a causa della notizia che riportano tutti i giornali sono costretto ad anticipare il tutto.
La mattina quando ti svegli ricorda che

Stamattina mi sono svegliato con una generica preoccupazione del futuro. Dopo aver letto la frase di Stephen Littleword, mi sono accorto di aver commesso un errore macroscopico
La mattina quando ti svegli ricorda sempre che tu sei la persona più importante della tua vita. Abbine cura!
Amare vuol dire essere al supermercato e…

Se non mi piacessero le immagini che vogliono dire qualcosa, sicuramente non avrei aperto questo blog.
Amore che prendi amore che dai
Uno dei temi che mi ha appassionato di più durante i miei studi Universitari è la Piramide di Maslow, a cui avevo accennato a marzo scorso. L’amore è uno di questi bisogni: io ne parlo frequentemente.
Mi spiace che i Nomadi non abbiano realizzato un video per Amore che prendi amore che dai: sarebbe stato interessante vedere come avrebbero reso la canzone in immagini.
Il testo parla di persone, comuni e importanti, accostandole all’amore: non si parla di sentimenti in una coppia, in cui l’amore reciproco dovrebbe essere scontato.
La domanda che mi sono posto ascoltando questa canzone è stata forse un po’ troppo filosofica per un brano musicale
Quale altro tipo d’amore potrebbe esserci?
Non mi andava di prendere spunto da un vocabolario e cercare tutti i significati del termine: ho preferito ragionare con la mia testa e mi sono ricordato che, quando parlai di una canzone di Emma Marrone, avevo praticamente già risposto.
Ne approfitto, perciò, per ampliare il concetto: proviamo amore ogni giorno, verso molte persone contemporaneamente ed in modo diverso per ognuna di esse.
Il problema, se così posso chiamarlo, è che non ce ne rendiamo pienamente conto, dandolo quasi per scontato.
Il risultato è abbastanza scontato e – forse – anche un po’ triste: non ci rendiamo conto né dell’amore preso, né dell’amore dato.
A volte la vita ci sembra procedere nel solito modo, senza nessuna novità di rilievo (o anche banale) aspettando chissà che.
Pioggia di novembre – November Rain
Novembre è un mese che non mi è mai piaciuto: a parte la ricorrenza dei morti, non ci sono festività particolari, le giornate sono brevi, prevalentemente piovose e fredde nonostante i cambiamenti climatici. Sembra quasi un periodo di attesa verso il Natale, che preannuncia tempi migliori.
Non hai mai notato quanta tristezza c’è negli occhi…?

Quando ho notato la frase
Non hai mai notato quanta tristezza c’è negli occhi di chi ride e scherza sempre?
sulla pagina Facebook Una pioggia di te, pensavo si trattasse di un contributo originale. Solo dopo ho scoperto che circola su internet almeno da due anni.
Il motivo del successo di questo concetto è semplice: è profondamente vero. Anche se i problemi ci tartassano non lasciandoci dormire di notte, raramente la gente è più interessata ad ascoltare i nostri problemi. Per questo un qualsiasi individuo non si sente notato quando passeggia per strada.
Poiché siamo persone e, in quanto tali, animali sociali, ecco che ogni mattina – preparandoci per andare al lavoro – senza rendercene conto ci stiamo preparando a recitare una parte: quella della persona
- Di successo
- Senza problemi
- Allegra
Che la gente vorrebbe frequentare: una recita in cui siamo attori e spettatori contemporaneamente. Consapevoli che ognuno vive in un modo diverso, siamo arrivati a pensare che nessuno si interessi di noi e che – pertanto – siamo liberi di fare ciò che ci pare, apparendo possibilmente sempre vincenti.
Credo che l’immagine di sfondo rifletta bene questo concetto. La donna raffigurata è truccata, ma come? Secondo me, come il Corvo di Brandon Lee. Se per lungo tempo abbiamo associato il trucco a qualcosa di allegro, Il corvo ha sovvertito questa regola. Pertanto, determinati trucchi possono rappresentare il dolore.
Purtroppo, stiamo recitando e, quando la sera ci togliamo il trucco di scena, dobbiamo fare i conti con quella parte di vita che abbiamo deciso di non affrontare. Guardandoci allo specchio, molti di noi vedrebbero riflessa un’immagine tenebrosa, come quella rappresentata.
La soluzione sarebbe ovvia: smettere di recitare.
La domanda appare scontata
Chi ha il coraggio di farlo veramente?