
Uno sguardo sornione, un sorriso beffardo, una posa che ricorda gli imperatori dell’Antica Roma : è Garfield che, con il cappello tipico dello Zio Sam, pronuncia la frase
L’umile sente che sbaglia e lo ammette. L’ipocrita sente che sbaglia e lo nasconde. L’arrogante è immune all’errore
Con umiltà vi dico che questa sera potrei sbagliare: non tutti saranno d’accordo leggendo che – secondo me – siamo tutti umili, ipocriti e arroganti.
Se è certamente vero che una persona può avere un’indole più incline all’ipocrisia piuttosto che all’umiltà o all’arroganza, è anche vero che la nostra personalità non è statica, ma varia a seconda della situazione.
Immaginiamo un qualsiasi individuo con un carattere mite: per quanto buona possa essere, si arrabbierà certamente se riceve una gomitata senza motivo. Magari quella stessa persona è già rabbuiata per altri motivi che non sappiamo e che amplificano la sua reazione.
Ora proviamo a fare un ragionamento seguendo la frase di questa sera:
- Se comincio a fare un nuovo lavoro, dovrò imparare quasi tutto, perciò è più facile cadere in errore: con umiltà, ammetterò di aver sbagliato
- Quando comincerò ad essere più preparato, può darsi che io sbagli per un calo di attenzione : tenterò, con ipocrisia, di nascondere il mio errore
- Se sono una persona molto fiera (per non dire piena di sè), forse peccherò di arroganza, e incolperò chissà chi o a chissà cosa per il mio errore
Attenzione, però: la classificazione non è matematica, bensì tra il psicologico ed il sociologico, quindi imperfetta.
Per esempio, io sono una persona molto timida e con una bassa autostima, il che mi porta ad addossarmi anche le responsabilità non mie.
Se provate a guardarvi dentro, scoprirete il caso giusto per voi.