
.
Abitando a Milano, ci si rende conto che non esiste un modo migliore di un altro o un modo giusto per vivere. Ciò che in apparenza sembra una massa indistinta di individui è, in realtà, un insieme molto variegato di persone.
.
Abitando a Milano, ci si rende conto che non esiste un modo migliore di un altro o un modo giusto per vivere. Ciò che in apparenza sembra una massa indistinta di individui è, in realtà, un insieme molto variegato di persone.
Ci sono periodi che – con una battuta – potremmo definire cavi, nel senso di vuoti. Quante volte ci chiedono, come nella vignetta di Sarah Andersen
Come te la cavi?
La risposta di circostanza è sempre la stessa
Va alla grande: pollici in su!
In realtà, non va bene per niente:
Non sto parlando dello stress quotidiano, per il quale basta un bagno caldo per ritemprarsi, ma di cose più profonde, a cui raramente sappiamo dare un nome. Questi sono i periodi cavi: facciamo tutto come al solito, ma ci sentiamo vuoti dentro. Solo un terapeuta o una persona empatica riuscirebbero ad aiutarci, ammesso che diciamo loro la verità: purtroppo, la psicanalisi costa e l’empatia non è ascoltata un dono di tutti.
Trascorrere il tempo fuori casa non vuol dire prendersi cura di sè. Dobbiamo uscire fuori di casa con lo scopo di fare qualcosa che ci fa stare bene: per essere chiari, uscendo dalla porta, dobbiamo avere un obiettivo. Non è necessario che sia qualcosa che non abbiamo mai fatto: basta che sia qualcosa che ci fa stare bene.
Per farlo basta fare ciò che ci piace qualche minuto al giorno. Sembra facile ma, a volte, la stanchezza ci fa dimenticare anche le cose che ci piacciono. Se non riuscite a dormire, significa semplicemente che dovete dedicarvi al vostro hobby non avete sonno, dovete solo fare in modo che la mente si rinfreschi. Non è difficile uscire da un periodo cavo, basta solo ricordarsi che stanchezza e sonno sono simili per sintomi, ma la loro cura – se così possiamo chiamarla – è molto diversa.
Dopo che avrete fatto ciò che vi piace per un po’, riuscirete a dormire meglio e la mattina dopo sarà migliore delle precedenti.
Chi soffre, alla fine è sempre la persona che si fa il culo per far star bene gli altri
La ragazza rappresentata in questa fotografia soffre, perché sa che esistono due tipi di persone:
La frase Navajo di stasera mi fa vedere la solitudine da una prospettiva diversa
Non aver paura di esser solo. Le aquile volano da sole. I piccioni in gruppo
Leggi tutto “Le aquile volano da sole. I piccioni in gruppo”
Ogni tanto, per piacere, leggo blog altrui. Oggi ho scoperto sentimenti ribelli, una pagina Facebook che ha lo stesso scopo del mio blog: avevo un gemello e non lo sapevo!
L’immagine di stasera è molto toccante: immagino la ragazza voltata di spalle in preda al pianto. È disperata per aver cercato di aiutare un amico che doveva essere salvato. Alle spalle della ragazza, in veste di consolatore e di guida, sento Grant Morrison che cita una delle battute del suo ciclo di Batman
Sai una cosa?
Certe persone non vogliono essere salvate. Perché la salvezza implica un cambiamento. E il cambiamento richiede uno sforzo maggiore dal restare uguali. Occorre coraggio per guardarsi allo specchio e vedere oltre il proprio riflesso.
Non so se Vin Diesel abbia mai detto la frase
Non raccontare troppo di te alle persone, quando meno te lo aspetti lo useranno per ferirti
Conoscete la teoria dei sei gradi di separazione, in base alla quale basterebbero cinque passaggi per entrare in contatto con chiunque volessimo? Mi ha sempre colpito moltissimo, perché la considero profondamente vera.
La frase di oggi aggiunge un ulteriore aspetto
Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti
Per chi non ha studiato Scienze della Comunicazione et similia, la frase di stasera sembrerà un controsenso, visto che – ormai – siamo abituati a pensare che vince chi urla di più
Non serve mica gridare per avere attenzione, le stelle stanno in silenzio eppure c’è chi le guarda per ore
Io, invece, ho studiato proprio Scienze della Comunicazione: qualche trucchetto lo conosco bene. Anche se ho un tono di voce alto, io non grido quasi mai:
ma non grido mai per avere ragione…figuriamoci per avere attenzione. Ho un tono di voce alto, ma questo è un altro discorso.
Lo sfondo di questa frase è eloquente:
Tutti elementi che se potessero parlare, chissà quante cose avrebbero da dire. Anche molte persone del passato hanno espresso la propria arte in modo muto: pensate a Charlie Chaplin.
Anche io, come le stelle, sto spesso in silenzio pur essendo in compagnia. Non sono una persona molto loquace, preferisco scrivere o fotografare: mi esprimo meglio così.
I miei silenzi non hanno nulla di negativo, anzi: significano che vi sto ascoltando. In quei momenti, avete tutta la mia attenzione: non lo faccio per emettere chissà quale giudizio su di voi. Lo faccio semplicemente perché so che – prima di tutto – siete persone che meritate tutto il mio rispetto.
Permettetemi un gioco di parole: spero starete attenti ai miei silenzi…significano molto di più di quanto non possiate immaginare.
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&persist_app=1&v=tu5UGCFZdtI
Stasera ero molto indeciso su cosa pubblicare: chi si è preso la briga di consultare la mia pagina Facebook o il mio account Twitter lo avrà capito.