Non è la prima volta che prendo spunto da una canzone di P!ink, quindi non dovrebbe sorprendervi che oggi avevo confuso due brani.
So What è un testo sicuramente trasgressivo rispetto a ciò che ascolto abitualmente, ma la vita non è fatta solo di regole rigide. Tutti vorrebbero che le cose andassero come speriamo o come vogliamo: se tutti andassero nella stessa direzione, non ci sarebbero
- Conflitti
- Separazioni
- Litigi
- Guerre
Quindi dovremmo vivere meglio.
Vorrei farvi una domanda
Apprezzereste veramente un mondo così?
La risposta è meno scontata di quanto non sembri in realtà. Prendendo a prestito un termine da Charles Darwin, l’evoluzione mondiale è spesso scaturita (anche) da eventi traumatici: basti pensare alle teorie sull’estinzione dei dinosauri. In tempi più recenti, il mondo è molto cambiato dopo la seconda guerra mondiale o dopo l’11 settembre.
Anche le persone sono in lenta ma costante evoluzione: non è solo una questione d’età, ma anche di incontri e di esperienze fatte. Non dobbiamo sorprenderci, quindi, se certi rapporti che consideravamo indissolubili per la vita si sono interrotti: stiamo cambiando, va benissimo così!
Questo non significa accettare il cambiamento passivamente. Significa cambiare lentamente vita. Un po’ come quando eravamo piccoli e apprezzavamo i robot giocattolo o – per le bambine – le bambole, giunge il tempo anche in età più matura di abbandonare ciò che non ci va più bene.
Non bisogna assolutamente buttare via nulla, però: conservare i ricordi servirà come promemoria di ciò che siamo stati, quindi a non perdere la nostra identità e – in fin dei conti – ad impedirci di essere ciò che non siamo.
Se, però, volete ribellarvi – un po’ come fa P!nk – a ciò che eravate, dovete avere molto coraggio e determinazione. Forse siete stati in un certo modo per cercare di piacere agli altri, ma – così facendo – vi siete semplicemente dimenticati di come eravate.