
In questo periodo, Facebook si sta rivelando molto prolifico:
- Mercoledì 22 maggio: un’immagine sui maestri
- Mercoledì 25 maggio: un aforisma di Alda Merini
- Lunedì 30 maggio: quest’immagine sul cancro e le donne
Non c’è donna più bella di quella che lotta tutti i giorni per la sua vita
Non è stata scelta una modella: è stata scelta una malata di cancro. Nulla a che vedere con le campagne shock di Oliviero Toscani: una donna vestita normalmente, se non fosse per la bandana sotto cui non si vedono capelli.
L’associazione mentale è presto fatta. Credo che sia un’associazione strana: da una parte la mia mente corre alle modelle in passerella, dall’altra mi torna in mente l’articolo di ieri.
Da una parte, abbiamo il mondo patinato dello show business, dall’altro abbiamo il mondo dei malati.
Quando questi due mondi così lontani si avvicinano, i rischi della spettacolarizzazione della malattia e della lacrima facile sono sempre in agguato.
Lo stesso accade quando il mondo del sano e del malato si incontrano: non si capiscono veramente. Il mondo del malato si capisce solo attraversandolo.