
Chi cura la pagina Facebook TheBookAdvisor ha postato un’immagine che contiene un lungo elenco delle cose a cui occorre prestare attenzione.
Abbi cura di quello che pensi, ascolti, dici, senti, leggi, mangi
Chi cura la pagina Facebook TheBookAdvisor ha postato un’immagine che contiene un lungo elenco delle cose a cui occorre prestare attenzione.
Abbi cura di quello che pensi, ascolti, dici, senti, leggi, mangi
La prima cosa che vediamo ogni mattina è il soffitto della nostra camera da letto, ma prestiamo attenzione anche a ciò che sentiamo emotivamente in quel momento, come dice la frase che ho trovato sulla pagina Facebook Assioma
Che poi è strano. Ti svegli una mattina e guardi il soffitto e non senti niente. Ma proprio niente. Non sei né felice né triste, né sereno né irritato. Non senti niente
La nostra mente è bombardata ogni giorno di informazioni e raramente riusciamo a sentire emotivamente tutto ciò che ci circonda. Il suggerimento condiviso oggi da YouFlame va in questa direzione con la frase
Più fai silenzio nella tua mente, più sono le cose che riesci a sentire
Sono passate poche ore dall’anniversario di morte di Enesto Che Guevara: impossibile non citarlo con una sua frase. A prescindere dall’opinione politica che ognuno di noi ha, credo siamo tutti capaci che sia una di quelle figure che restano scolpite nella mente.
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo
Ammettiamolo: siamo tutti capaci di provare sentimenti, non tutti sono in grado di ascoltarli. La rabbia ne è la prova: se qualcuno commette un’ingiustizia nei nostri confronti, sicuramente saremo arrabbiati, ma forse ci tratterremo dallo sbottare.
Così facendo, molte persone sembrano non interessarsi del mondo che le circonda; in realtà, spesso sono arrabbiate forse ancora più di noi, ma temono di sbottare senza alcun fine, trattenendo la rabbia.
Il problema è ancor più complesso di quanto non possa sembrare: se le persone non riescono a sentire cosa provano in quel momento, figuriamoci se sono dotate di empatia!
Qualcuno potrebbe sostenere che un carattere non può essere
Forse non è un caso che Che Guevara abbia esposto la sua idea nel modo in cui l’ho appena esposto: dandoci una regola, ci fa capire che le attitudini caratteriali devono essere sviluppate.
Sviluppare qualcosa è diverso che modificarlo. Sapendo quali sono i miei punti deboli, posso pormi nelle condizioni di esercitare quelle che considero le mie lacune.
Se facessi questo discorso a proposito del cervello, sicuramente apparirebbe scontato. Allenare la capacità di sentire non è così semplice: a volte sembra che nessuno noti l’importanza che ha l’intelligenza emotiva, quindi ci troviamo nella condizione di non poter fare pratica. Ciò potrebbe farvi sentire in svantaggio; così non è.
Partendo dal presupposto che l’intelligenza emotiva è poco considerata, potrete essere quasi certi che l’interlocutore non ha molta competenza con questo strumento, mentre voi siete sulla strada giusta.
Oggi mi sento un po’ nervoso, forse perché ho dormito poco questa notte, ma c’è anche chi si sente bene e lo comunica con un Tweet, come Carlotta
Oggi mi sento bella e non ho bisogno di farmi un selfie
Leggi tutto “Oggi mi sento bella e non ho bisogno di farmi un selfie”
Non sapevo veramente che la frase proposta oggi dalla pagina Facebook Ma nessuno aspetta me fosse inserita in una canzone di Jovanotti
Ma l’unica paura che sento veramente, è quella di non riuscire a sentire più niente
Un occhio piangente è l’immagine che un utente ha scelto come sfondo per condividere la sua creazione su tumblr.
Le lacrime possono voler dire molte cose. Il significato, in questo caso, è reso esplicito dallo scritto
Ogni tanto vorrei sentirmi importante anch’io
Ammetto di aver pensato anche io varie volte ad una frase simile: vedevo gli altri al centro dell’attenzione o circondati di amicizie, mentre io ero in difficoltà.
Recentemente, mi sono reso conto di una cosa: noi stessi siamo i primi a doverci sentire importanti, a doverci dare valore. Se non diamo valore a noi stessi, impossibile che gli altri ce ne diano: al massimo, possiamo suscitare pietà e compassione, come un mendicante che dorme sotto le vetrine del centro di Milano.
Questo non vuol dire pavoneggiarsi: si tratta semplicemente di rendersi conto della propria unicità.
Ho sempre detto che ho l’hobby della fotografia, ma non ho mai pubblicato su questo blog una mia foto: credo sia arrivato il momento di rimediare.
Il muro di una casa abbandonata in cui sono presenti ancora dei mobili sono il luogo scelto da un anonimo per scrivere
Mi sento solo
Il caso ha voluto che la scritta sia stata dipinta con vernice nera. Tutto l’insieme mi trasmette angoscia e rabbia. La solitudine intesa dall’autore è evidenziata dai mobili abbandonati.
Ammettiamolo: tutti noi ci siamo sentiti soli, a volte…ma non abbiamo mai avuto il coraggio di scriverlo su un muro. Se fossi il protagonista di V per Vendetta, probabilmente vi direi
Io so perché l’avete fatto: so che avevate paura!
Putroppo, non lo sono: sono solo un uomo che – come tutti voi – a volte soffre la solitudine. Ci sarebbe un rimedio a tutto questo:ascoltarsi un po’ di più…Ma siamo tutti presi dalla nostra solitudine per pensare che la soluzione – a volte – siede proprio di fianco a noi.
Quando Enya pubblicò Anywhere Is io avevo appena cominciato a studiare inglese: non sapevo nemmeno che Anywhere significasse dovunque. Nonostante le difficoltà, divenne la mia canzone preferita di quel periodo.