L’intuito vede sempre un attimo prima…

Dobbiamo fidarci del nostro intuito
L’intuito vede sempre un attimo prima degli occhi….e non sbaglia mai

La pagina Facebook Aforismi oggi ha  voluto parlare di come funziona il nostro intuito con la frase

L’intuito vede sempre un attimo prima degli occhi…e non sbaglia mai

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Provo – I try – Macy Gray

Quando provo a fare qualcosa, tengo sempre presente una cover come quella realizzata Jasmine Thompson per il brano I try portato al successo da Macy Gray.

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La follia di uscire dal gregge per Albert Einstein

Perché occorre uscire dal gregge secondo Einstein
Se nessuno avesse mai avuto la follia di uscire dal gregge, l’umanità avrebbe fatto ben pochi passi in avanti

Secondo l’aforisma di Albert Einstein

Se nessuno avesse mai avuto la follia di uscire dal gregge, l’umanità avrebbe fatto ben pochi passi in avanti

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Non sta andando come pensavamo

Il tour di Ligabue non sta andando bene
Luciano Ligabue nella foto apparsa su “L’Huffington Post”

La notizia apparsa ieri su l’Huffington Post è ben riassunta dal titolo della notizia stessa

Ligabue ammette il flop del tour: “Non sta andando come pensavamo”

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Be different

Disegno di donna senza ombrello sotto la pioggia
Be different

Credo che la frase di oggi sia tra le più efficaci che abbia mai trovato da quando ho questo blog.

Qualcuno potrebbe pensare che sia dovuto al fatto che sono un fan Steve Jobs. In realtà, i motivi sono altri.

La frase non richiede certo lunghe spiegazioni

Be different

tradotta in italiano significa

Sii differente

e si riferisce palesemente allo slogan della Apple.

Tuttavia, fingiamo per un momento che non sia così famosa: quale sarebbe il suo significato?

L’immagine ce lo fa capire chiaramente: una bambina sotto la pioggia circondata da adulti che si proteggono la testa con l’ombrello, il suo vestito rosso spicca in mezzo ad un mare di grigiore. …Non vi sembra forse un modo per distinguersi dalla massa?

Nella vita di tutti i giorni facciamo l’esatto opposto: tendiamo ad uniformarci alla massa. La cosa mi fa sorridere: in passato,  le dittature volevano proprio un comportamento  uniforme. Non avendo mai provato qualcosa di diverso dalla democrazia, molti non apprezzano il bene più prezioso che hanno: la libertà di esprimersi, preferendo – invece – essere accettati dal prossimo.

Il bisogno è sensato, il ragionamento che lo sostiene molto meno. Non voglio scomodare gli artisti per avallare la mia tesi. Basta una semplice considerazione: se facessimo tutti le stesse cose, il mondo non progredirebbe.

Tuttavia, solo poche persone vogliono o si sforzano di pensare in modo differente.

Il motivo è semplice: le persone vogliono essere accettate e, per farlo, si piegano ad un pensiero uniforme.

Sinceramente, non ho mai conosciuto qualcuno in vita mia che abbia eccelso in qualunque campo semplicemente con il duro lavoro. Occorre essere consapevoli delle proprie differenze con le altre persone, in modo da poter lavorare per sviluppare i propri punti di forza e colmare – per quanto possibile – le proprie debolezze.

Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l'hai capito abbastanza bene

Frase di Albert Einstein
Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene

Oggi la mia amica Francesca ha condiviso su Facebook una frase di Albert Einstein

Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene

Le persone che conosco fanno tutte lo stesso errore: credono che il loro modo di aver compreso una determinata questione sia il più semplice possibile. Pertanto, lo spiegano con parole loro all’interlocutore di turno.

A volte, però, arriva la domanda spiazzante da chi ci sta di fronte. Qualcuno ha l’abitudine di fare la seguente premessa

Me lo spieghi come se fossi un bambino di cinque anni: vuole dire che…?

segue la domanda.

Qualcuno dirà che sto cercando il pelo nell’uovo: no! Come al solito, voglio porvi davanti a delle questioni:

  1. Non sempre l’impressione di aver compreso una determinata questione corrisponde ad averla compresa veramente
  2. Il nostro linguaggio non corrisponde quasi mai a quello del nostro interlocutore: i medici che cercano di spiegare ai pazienti la loro malattia lo sanno bene
  3. Se non riusciamo a semplificare il nostro linguaggio, allora abbiamo solo imparato a pappardella ciò che è scritto sui libri

Non sapete quante persone ho conosciuto che ragionano in questo modo: Consolata sicuramente se ne ricorderà una in particolare.

In questo, Steve Jobs era un maestro: fu lui a voler semplificare al massimo i suoi prodotti. Non solo: la leggenda narra che un ingegnere mise in mano un determinato prodotto Apple alla sua figlioletta di quattro anni, che lo usò correttamente.

Qualcuno poco attento potrebbe chiedersi

La figlioletta era stata traviata dal padre con nozioni degne del MIT?

Assolutamente no: il prodotto era l’IPad. Se delle persone sono riuscite a semplificare così tanto un prodotto, perché noi non possiamo farlo con la nostra vita? Se ce la complichiamo, è perché non l’abbiamo compresa abbastanza.

 

 

Siate affamati, siate folli – Stay hungry, stay foolish

Quando ho aperto il blog, sapevo che – prima o poi – avrei scritto a proposito del discorso di Steve Jobs: proprio per questo ho scelto il motto Stay hungry, stay foolish, anche se  – successivamente – l’ho modificato.

Una frase che in italiano può essere tradotta come

Siate affamati, siate folli

Il 12 giugno 2005 avrei voluto essere fra i neolaureati di Stanford, invece mi sarei laureato tre giorni dopo allo IULM di Milano.

Criticare questo discorso è impossibile: per trovare dei difetti, avrei dovuto conoscere Jobs di persona ed avere tre lauree. Capirlo mi è stato possibile solo parzialmente anche grazia alla sua biografia.

La frase  (o, meglio, le frasi che cominciano con siate) mi piacciono perché sono sincere. M entre parla, Jobs crede fermamente in ciò che dice. Nel 2011, Walter Isaacson rivelò nella biografia del fondatore della Apple alcuni retroscena: Jobs sapeva che il tumore aveva ripreso a svilupparsi già da tempo quando fece il suo discorso a Stanford. Nonostante questo, Jobs credeva sinceramente in ciò che faceva, sia nella vita privata che lavorativa: era tenace e sapeva di poter realizzare qualcosa di innovativo.I fatti gli hanno dato ragione o, come avrebbe detto lui

Tutto il resto è secondario

Io sono molto più modesto di Steve Jobs, ma condivido con lui – a mio modo – la tenacia: mi ripeto molto spesso la frase

Vai avanti finché non ce la fai più…poi continua come se niente fosse .

Non è la traduzione letterale di Stay hungry, stay foolish, ma si avvicina nel suo significato. In fin dei conti, significa  che se credete veramente in qualcosa,  non importa quanto siate

  • Stanchi
  • Avviliti
  • Avversati dagli altri

Non avrete nemmeno la necessità di ritagliarvi del tempo per recuperare le forze o far valere le vostre ragioni: per dirla tutta, sarete ossessionati (in positivo) da ciò che credete giusto.

 

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